Trovato il corpo di Peter Neumair, il cadavere รจ stato avvistato da un passante allโaltezza di Trento Sud tra le acque del fiume Adige. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, รจ stato riconosciuto grazie allโorologio che portava al polso.
La coppia bolzaninaย era scomparsa lo scorso 4 gennaio, il 29 gennaio il figlio Benno Neumair era stato arrestato e il 6 febbraio la salma di Laura Perselli era stata trovata nell’Adige nei pressi di Egna. Durante l’interrogatorio di garanzia il 30enne si era avvalso della facoltร di non rispondere, nei giorni scorsi, tramite i suoi legali, aveva invece manifestato la volontร di incontrare gli inquirenti.
“La notizia della confessione di Benno mi ha raggiunta attraverso la stampa. Non รจ un traguardo. In questo momento per me rappresenta semplicemente un’ulteriore svolta che forse faciliterร il nostro percorso in quello che fino a ieri vedevo dinanzi a me come un processo puramente indiziario”, scrive la figlia di Peter Neumair e Laura Perselli.
Secondo Madรฉ Neumair, “l’indicibile fatto che Benno Neumair abbia ucciso a sangue freddo la mia mamma e il mio papร la sera del 4 gennaio,ย per me รจ stato violentemente e dolorosamente evidente fin dal primo pomeriggio del 6 gennaio, come sanno gli inquirenti e le persone a me piรน care. Pensando alle prime settimane seguenti all’accaduto, stento a credere come io sia riuscita a mantenere la calma e la concentrazione nel trambusto e nel dolore piรน annientante, vivendo nella paura che la veritร non venisse mal alla luce”.
La bolzanina afferma diย sentire i genitori “vicinissimi ogni giorno, mi hanno dato la forza di alzarmi ogni volta la mattina, mi stanno continuando a dare tutto quello che mi hanno sempre dato nel modo piรน puro.
Ho vissuto quei primi giorni con le immagini in televisione di un Benno a braccia larghe che si appoggiava alla balaustra della terrazza del miei genitori scrutando arrogantemente in basso verso i giornalisti e i carabinieri, poco dopo lamentandosi con me al telefono su quanto fosse nauseato irritato da tutte le “strane domande”, sentendo nelle varie interviste la sua voce gelida fabbricare spontanee teorie depistanti e palesi menzogne”.
“Il 4 gennaio ho provato sulla mia pelle cheย il bene non sempre vince il male, che l’amore di una mamma e di un papร a volte puรฒ non bastare, che le parole giuste spesso non ci sono, che nessuna possibile condanna potrร mai compensare quello che in poche ore mi รจ stato tolto a nani nude, Credo pero ancora fermamente che la veritร possa e debba vincere.
Il mio cuore in questo momento รจ colmo dell’amore che sento fortemente per i miei genitori, della gratitudine nel confronti dell’Arma, degli inquirenti e dei miei legali, della vicinanza che sento per la mia famiglia da parte di un mondo intero, del bene e dalla luce che riesco a vedere nonostante tutto nella mia vita, della vita che vuole la vita”, come diceva sempre mia mamma”, conclude la sorella dell’arrestato.