Cronaca

Svolta sul caso Massimo Bossetti, indagati funzionario e giudice del Tribunale di Bergamo

Una fitta coltre di fumo si abbatte sul caso Yara Gambirasio: la Procura di Venezia prosegue le indagine sull’ipotesi di alterazione dei reperti biologi della adolescente uccisa a Brembate di Sopra ( Bergamo) 12 anni fa. A denunciare la possibilitร  che gli stessi indumenti siano stati “toccati” รจ stato lo stesso Massimo Bossetti, muratore di Mapello, accusato e condannato in via definitiva all’ergastolo il 18 ottobre del 2018.

Il Dna di Bossetti era risultato sovrapponibile con quello dellโ€™uomo definito โ€œIgnoto 1โ€ณ dagli inquirentiย ย rilevato sugli indumenti intimi di Yara nella zona colpita da arma da taglio e ritenuto dallโ€™accusa lโ€™unico riconducibile allโ€™assassino.

I magistrati di Bergamo, in accordo con la Corte d’Assise orobica, avevano trasmesso per competenza, nel giugno 2021, ai colleghi dell’ufficio di Venezia gli atti ยซper le opportune valutazioniยป, dopo la denuncia alla difesa del muratore di Mapello. Nel fascicolo – come scrive il Corriere del Veneto – risultanoย indagati dalla Procura lagunare il presidente della prima sezione penale del tribunale di Bergamo, Giovanni Petillo, e una funzionaria, Laura Epis, responsabile dell’Ufficio corpi di reato. Entrambi avevano ricevuto anche l’avviso di proroga dell’indagine, per le ipotesi di frode in processo e depistaggio.

 

L’indagine, secondo quanto si apprende, sarebbe prossima alla chiusura. Nessun commento in proposito dal procuratore aggiunto Adelchi D’Ippolito, titolare del fascicolo, che nei mesi scorsi aveva ascoltato come testimoni i titolari dell’accusa al processo per l’omicidio della 13enne Yara e alcuni investigatori. La difesa di Bossetti si era giร  vista respingere nel 2021 la richiesta di riesaminare i reperti confiscati dopo la sentenza definitiva, in particolare le tracce di Dna.

 

La prova principe del processo รจ da sempre contestata dagli esperti della difesa, che perรฒ si sono sempre visti respingere le richieste di riesaminare i reperti confiscati dopo la sentenza definitiva, i 54 campioni trovati sugli abiti della tredicenne. Giร  nel dibattimento era in realtร  emerso che la traccia decisiva per estrarre il profilo di โ€œIgnoto 1โ€ non sarebbe stata piรน utilizzabile in quanto โ€œdefinitivamente esauritaโ€. Ma stando alla denuncia presentata da Bossetti tramite i suoi legali, lโ€™avvocato Claudio Salvagni, vi sarebbero campioni โ€œprima scomparsi e poi ricomparsiโ€ e lโ€™ipotesi che il materiale confiscato โ€œsia stato conservato in modo tale da farlo deteriorareโ€, vanificando cosรฌ ogni tentativo di nuove indagini.