La cittร di Odessa รจ sotto attacco: ad essere colpiti dai missili russi una raffineria di petrolio e depositi di carburante, fanno sapere da Mosca
L’Ue annuncia nuove sanzioni (l’Ucraina chiede “sanzioni devastanti” di fronte ad un “massacro deliberato”). La Polonia si dice disponibile ad ospitare armi nucleari statunitensi, se questo fosse deciso. Borisย Johnson รจ pronto ad inviare missili anti-naveย per supportare Odessa.
A fine mattina aย Odessa sono tornate a suonare le sirene di allarme con le autoritร che hanno invitato la popolazione a mettersi al riparo, nelle abitazioni o nei rifugi.
La difficile fuga daย Mariupol. Un portavoce dei separatisti di Donetsk, Eduard Basurin, ha confermato che dalla scorsa mezzanotte รจ in vigore un cessate il fuoco temporaneo per consentire l’evacuazione di “cittadini stranieri” da Mariupol. “Un corridoio umanitario da Mariupol a Berdyansk รจ in corso dalla mezzanotte del 3 aprile. Le forze armate russe e della Repubblica di Donetsk garantiscono il rigoroso rispetto di un cessate il fuoco temporaneo lungo questa strada. Da Berdyansk, gli stranieri possono essere evacuati lungo qualunque strada: via terra verso la Crimea o verso i territori controllati da Kiev, oppure via mare”, ha detto Basurin citato da Interfax.
A Mariupol รจ invece statoย ucciso il regista lituano Mantas Kvedaraviฤius, di 45 anni: stava cercando di lasciare la cittร sotto assedio quando la sua auto รจ stata colpita da un razzo. Trasportato d’urgenza in ospedale, รจ morto poco dopo il ricovero.
NUOVE SANZIONI IN ARRIVO –ย L’Ue lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all’Ucraina. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel il quale si รจ detto “scioccato dalle immagini delleย atrocitร commesse dall’esercito russoย nella regione di Kiev ora liberata”. L’Ue “sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali”, aggiunge Michel.
“Il massacro di Bucha รจ stato deliberato. I russi mirano ad eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via”. Lo afferma il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba su twitter. Kuleba chiede “nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da Swift”.
Il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski ha affermato che Varsavia รจ aperta al dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul suo territorio se servisse. Lo ha detto Kaczynski in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, citato dai media ucraini. “Se gli americani ci chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca”, ha detto Kaczynski chiarendo che il dispiegamento di armi nucleari americane in Polonia non รจ stato ancora discusso, ma “questo potrebbe cambiare presto”.
NUOVO APPELLO DEL PAPAย – Papa Francesco torna a pregare per l’Ucraina: “Preghiamo ora per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega”, ha detto il Papa all’Angelus al termine della Messa a Malta.ย ASCOLTA IL PODCAST
OBIETTIVO DONBASSย –ย ย L’obiettivo dell’invasione russa in Ucraina รจ il Donbass. Ne รจ sicuro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel consueto videomessaggio notturno lo ha ribadito: “Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est”. Poi sferza l’Occidente: “Il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati”.
Pure il Cremlino ammette che il Donbass รจ al centro della sua “operazione militare speciale: La sovranitร delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk – spiega il portavoce Dmitry Peskov – รจ stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza. La nostra operazione รจ stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvarle e ripristinare la loro statualitร entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”.