Politica

Italia Viva corre in direzione Napoli: i piani di Renzi per prendersi il Comune passando per De Luca

Non solo regionali. Il partito di Matteo Renzi vuole lanciare Italia Viva e cercare di accaparrarsi il candidato per Palazzo San Giacomo.

La presentazione della lista renziana nella coalizione del Presidente De Luca per regionali era solo un antipasto. Dietro quella mossa, o meglio, dopo quella portata ( in gergo gastronomico) ci dovrebbero essere altre pietanze. E il governatore lo ha lasciato intendere. Si parla di un progetto. Un progetto che cerca di espandersi in Campania ( come in tutte le regioni), cercando di portare il vessillo IV ovunque. Renzi vuole provare a traghettare il suo partito ad una percentuale alta ( operazione difficile, al momento, ma non impossibile).

L’ex premier, grazie ai suoi emissari, vuole entrare di chiatto ( come si usa dire a Napoli) nella grande coalizione di centrosinistra portando a casa anche il candidato al Comune di Napoli. Operazione non semplice. La situazione è davvero molto fluida. La politica è in movimento. Non solo sul territorio campano per le Regionali ( dove la partita al momento sembra essere ormai chiusa), ma soprattutto su Napoli ( come ha ribadito De Luca stesso durante la presentazione di venerdì).

Sia sulla città che nei vari Comuni della Provincia i vari coordinatori si stanno muovendo parecchio. Da Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano ( impegnato a risolvere i suoi problemi interni in prossimità delle elezioni amministrative), all’ex onorevole Giovanni Palladino, alla veneranda e terribile Graziella Pagano ( mai doma anche dopo un periodo di malattia), al Presidente della VIII Municipalità Apostolos Paipais allo stesso onorevole Gennaro Migliore. Ma anche lo stesso Ettore Rosato, spesso presente sul territorio Napoletano per chiudere trattative e incontrare nuovi amici.

Prove di coalizione, dunque, tentativi di far quadrare al meglio i conti. Anche se, il centrosinistra punterebbe tutto su Gaetano Manfredi per le prossime elezioni comunali del 2021. Nome che potrebbe saltare ( usiamo il condizionale sempre perché in un anno, si sa, in politica le cose possono cambiare dalla sera alla mattina) se de Magistris, Sarracino e Fico dovessero trovare un accordo e portare a casa un nome tutto loro e “nuovo”.