Coronavirus, il bollettino di oggi dell’Unità di crisi Regione Campania:
1.386 positivi (887 asintomatici e 499 sintomatici) su 9.473 tamponi molecolari; il rapporto positivi/tamponi è pari al 14,63%, rispetto al 10,75% registrato ieri.
43 morti (25 nelle ultime 48 ore, 18 in precedenza ma registrati ieri), per un totale di 5.817 vittime; 1.828 pazienti guariti, per un totale di 261.443.
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“La Campania è stata una regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore altro è la stupidità . Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età .
Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età , quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta”. Cosi il governatore della Campania Vincenzo De Luca a Benevento.
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Vaccini finiti in Campania, i centri rischiano di chiudere
I vaccini in Campania sono in esaurimento e domani ci potrebbe essere la chiusura di tutti i centri vaccinali per esaurimento delle scorte. Lo apprende l’ANSA da fonti sanitarie qualificate.
Sul sito del ministero la Campania stamattina alle 7.10, nell’ultimo dato disponibile, era all’85,4% dei vaccini somministrati sul totale ricevuto, una cifra che con le vaccinazioni di oggi in tutta la regione arriverà praticamente all’esaurimento, tenendo da parte una piccola dose per i richiami.
Al momento non sono previste consegne di vaccini in Campania.
La prossima spedizione è attesa per mercoledì con 148.000 dosi di Pfizer. A meno di una spedizione d’urgenza, quindi, domani i centri vaccinali potrebbero essere chiusi.
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Covid: Sos pastorai Napoli,vogliono comprare nostre botteghe
Un cartello “cedesi San Gregorio Armeno”, i pastorai nel vicolo davanti alle botteghe chiuse che lanciano l’allarme a Napoli. “Sono venuti dalle agenzie immobiliari a chiedere se vogliamo vendere le botteghe, vogliono approfittare delle nostre difficoltà per trasformare la strada in un centro commerciale e far sparire la tradizione”, spiega Salvatore Gambardella, uno dei 40 artigiani della strada che è nella lista delle dieci più famose al mondo.
“Il 30 marzo – aggiunge Serena D’Alessandro, vicepresidente e portavoce dei pastorai – abbiamo mandato una pec alle istituzioni, nessuno ci ha risposto, ci ignorano”. Mercoledì i pastorai saranno davanti alla Regione e chiederanno di essere ricevuti dal governatore De Luca.