Politica

Politiche 2023. Ecco la flotta della politica campana che sogna Roma: i nomi

E’ tempo di sognare Roma. A seguito della rielezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella i partiti dell’intero arco costituzionale stanno sondando nomi e territori per le elezioni Politiche del 2023.

Da premettere che il taglio dei parlamentari ridurrà drasticamente le ambizioni delle new entry nei salotti romani: per una questione prettamente numerica deputati e senatori uscenti non potranno essere rieletti. Dunque è lecito pensare che le segreterie nazionali imporranno nomi calati dall’alto per garantire l’elezione dei fedelissimi e dei leader nazionali.

Ma se da una parte costoro avranno vita facile per tornare in Parlamento, dall’altra parte non possiamo non registrare lecite aspirazioni di chi vuole sedersi nel treno che porta nella Capitale. Pane al pane, vino al vino. E in Campania più di qualche politico brama sogni di gloria. Procediamo con ordine.

In casa Pd scalpita Massimiliano Manfredi, consigliere regionale dem eletto al parlamentino campano nell’ultima tornata elettorale che ha visto trionfare De Luca col 70% dei consensi. Manfredi, oltre ad essere il fratello del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, è il ras del Pd nell’area nolana. E da tempo, stando ai ben informati, starebbe puntando al Parlamento dopo il boom elettorale delle scorse Regionali.

Resta da capire se avrà l’ok definitivo dal Nazareno. Al momento l’operazione è in stand by pure perché il segretario nazionale Enrico Letta non si è ancora espresso definitivamente sul tema delle candidature alle prossime Politiche. Andiamo avanti.

Un’altra ambizione nota a tutti proviene dal segretario provinciale del Pd Marco Sarracino, uomo di Andrea Orlando a Napoli. Il giovane reggente dem, forte del legame col Ministro del Lavoro in carica, starebbe puntando tutto sulla candidatura alla Camera dei Deputati. A Napoli il Pd è tornato alla guida di Palazzo San Giacomo dopo 10 anni di opposizione.

Ma nonostante tutto i risultati fin qui descritti premiano il lavoro svolto da Sarracino e che potrebbero proiettarlo ad un collegio sicuro su Napoli città come capolista in qualche collegio proporzionale. Capitolo Italia Viva.

Nel partito di Renzi il primo indiziato a “traslocare” nelle stanze romane è Ciro Bonajuto. Il sindaco di Ercolano è l’attuale coordinatore regionale del partito e vanta rapporti strettissimi con l’ex premier e con Maria Elena Boschi fin dai tempi in cui l’ex sindaco di Firenze era il leader incontrastato nel Pd: di questa possibilità ne sono sicuri anche molti renziani in provincia di Napoli.

Bonajuto potrebbe essere imposto direttamente da Renzi in qualche collegio (resta da capire quale sarà la prossima legge elettorale) proporzionale al Senato. Da sinistra a destra tutti remano nella direzione capitolina.

In casa Fratelli d’Italia invece si registra la candidatura (non ancora ufficiale) del neo coordinatore provinciale Michele Schiano, al terzo mandato in consiglio regionale dopo l’esperienza maturata in Forza Italia. L’ex sindaco di Qualiano, secondo fonti interne al partito, è in pole position per un posto da capolista nel collegio proporzionale a Napoli Nord.

Passiamo al M5s. Nel mondo grillino non si registrano per ora new entry di rilievo. Il movimento è oramai in caduta libera nei sondaggi ed i parlamentari uscenti si stanno affannando per cercare una ricollocazione.

Anche qui il taglio dei parlamentari, fra l’altro storico cavallo di battaglio dei pentastellati, insieme al dimezzamenti dei consensi produrrà un vero e proprio bagno di sangue in termini di rappresentanza. Ecco dunque i primi nomi di Napoli e provincia. Toccherà dunque alle segreterie romane decidere le sorti di chi vuole la ricandidatura e di chi aspira ad una poltrona romana. Uno scenario quasi impossibile da prevedere ma che allo stesso tempo determinerà il ridimensionamento totale del ruolo dei territori nei radar della politica