Ha rischiato di morire per una trombosi il collega di Sonia Battaglia, deceduta per circostanze ancora da chiarire dopo essere stata sottoposta a vaccino AstraZeneca.
La Figlia dell’uomo, 61 anni, dipendente dell’Iti Medi di San Giorgio a Cremano, Edda Puopolo ha lasciato un messaggio sulla sua bacheca Facebook.
La testimonianza
VI PREGO DI SPENDERE 2 MINUTI DEL VOSTRO TEMPO PER LEGGERE CIÒ CHE HO DA DIRVI E CONDIVIDERE. È DAVVERO IMPORTANTE.
Stanotte mio padre, collega della povera e compianta Sonia Battaglia, segretaria all’Itis Medi di San Giorgio a Cremano, ha rischiato di morire per trombosi, 2 settimane dopo aver effettuato il medesimo vaccino Astrazeneca. Attualmente è ricoverato in codice rosso e ha riportato serie conseguenze che i medici stanno ancora valutando.
La situazione è molto seria. Ma quante vittime come la povera Sonia ci devono essere prima di avere risposte chiare in merito a questo vaccino?Nessuna correlazione è stata ufficialmente confermata, mio padre sta ancora facendo numerosi accertamenti, ma personalmente non credo nelle coincidenze, questo non può essere un caso.
È il frutto di un sistema che non regge e che fa acqua da tutte le parti, a discapito della nostra salute! Io non sono nessuno per dirvi cosa fare, ma vi prego, valutate bene se fare il vaccino e quale fare!
Parlo per esperienza.
Il caso di Sonia
La donna, dipendente nella segreteria dell’Iti Medi, Istituto Tecnico di San Giorgio a Cremano, è deceduta all’Ospedale del Mare dopo 3 giorni di ricovero. Sono ancora ignote le cause: alla donna era stato somministrato il vaccino AstraZeneca. A denunciare il fatto erano stati i due figli e il fratello della donna sulle rispettive pagine Facebook. La notizia ha devastato i colleghi e le due città che la donna frequentava maggiormente: San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio.
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