Politica

“Luigi Di Maio gioca sulle divisioni interne e poi si propone come sintesi”. E’ uno stratega

“Di Maio si è dimesso per giocare la sua partita. Ha un grande senso tattico. Solo non capisco che senso abbia ora che questo partito non ha più elettori. Con Alessandro abbiamo in comune il senso metapolitico, culturale, del Movimento. Lo strapotere dell’Europa sarà sempre di più il tema centrale che poi si andrà a riflettere sui problemi dell’Italia, come delle famiglie, piccole imprese e cose via”.

A parlare a Skytg24 è il senatore Gianluigi Paragone, ex attivista del Movimento 5 Stelle e ora primo oppositore della strategia del Ministro degli Esteri ed ex capo politico Di Maio.

“Quelle del M5S sono espulsioni tipo arbitro Moreno, a capocchia. Il rischio è che a furia di espellere non ci sia più una maggioranza in Senato. Alcuni probiviri sono membri del Governo. Non ha senso il sistema di chi giudica. Il gruppo del Senato è molto meno preparato di quello della Camera. Il gruppo Misto sarà uno dei più numerosi”.

“Il Movimento non ha più nulla da dire. Hanno fatto fuoco e fiamme e poi è caduto. Avevamo come obiettivo di uscire dall’Euro e poi non si è fatto nulla. Il Movimento è diventato il palo del sistema. Il Movimento 5 Stelle non deve più uscire di casa”.

“Di Maio vuole tornare con la Lega tra uno due anni. Lui ha questo desiderio”