Cronaca

Giallo Serena Mollicone, la rivelazione: “Sono scomparsi gli organi interni della ragazza”

Rivelazioni importanti nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Serena Mollicone, la ragazza di Arce assassinata nel 2001. Per il colonnello dei carabinieri che ha riaperto le indagini «la ragazza è stata uccisa in caserma perché le lesioni sulla porta lo dimostrano chiaramente».  Inoltre, sembra che gli organi che erano stati prelevati nel corso dell’autopsia effettuata qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo siano spariti. Un elemento che infittisce ancora di più un giallo durato vent’anni.

 

«Una volta riesumata la salma della povera Serena Mollicone avevamo necessità di analizzare anche gli organi che erano stati prelevati nel corso dell’autopsia effettuata qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo. Reperti custoditi dal medico legale D’Aloja e che sono spariti. All’appello mancano oltre che la parte inguinale della giovane anche il sopracciglio che, secondo la ricostruzione, avrebbe sbattuto con violenza contro la porta della caserma», ha spiegato il militare nel corso dell’udienza che si è tenuta davanti alla Corte d’assise del tribunale di Cassino.

 

 

La vicenda giudiziaria vede come imputate cinque persone, tra le quali l’ex maresciallo Franco Mottola, la moglie Anna e il figlio Marco. I reperti in realtà furono mal conservati e andarono perduti. Sul luogo del delitto, invece, il colonnello non ha dubbi: «Serena Mollicone è stata uccisa nella caserma dei carabinieri di Arce. E non lo dico io ma i tanti accertamenti scientifici e le lesioni sulla porta compatibili per altezza e spessore. Le dichiarazioni fornite da Santino Tuzi sono state fondamentali così come quelle rilasciate da Carmine Belli poi artatamente e volutamente modificate per farlo divenire un caprio espiatorio».