Cronaca

Giallo Chico Forti, l’ex surfista condannato per omicidio. Chi è e cosa c’è dietro la sua accusa

ex surfista e produttore televisivo trentino sta scontando la pena dell’ergastolo in Florida, dove è stato condannato per l’omicidio di un imprenditore australiano nel 1998. Si è sempre dichiarato innocente e negli anni si sono susseguiti diversi appelli per il suo ritorno in patria. Nel dicembre 2020, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che il governatore della Stato americano ha accettato l’istanza di rientro: Forti dovrebbe finire di scontare la pena in Italia

Accusato e condannato per omicidio negli Stati Uniti, sono oltre vent’anni che Chico Forti, ex surfista e produttore televisivo italiano, è in carcere in Florida: da sempre si dichiara innocente. Negli anni si sono susseguite inchieste giornalistiche e televisive e appelli bipartisan dal mondo della politica per il suo ritorno in patria, fino a quando, il 23 dicembre 2020, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato il suo rientro in Italia – non ancora avvenuto – per finire di scontare la pena dell’ergastolo.

 

Chi è Chico Forti

Enrico Forti, soprannominato Chico, 62 anni, è nato a Trento l’8 febbraio 1959 e, prima di diventare protagonista delle pagine di cronaca giudiziaria, è stato surfista e produttore televisivo. Durante la sua carriera sportiva ha gareggiato in diverse competizioni, tra cui la Coppa del mondo di windsurf del 1985, quando è diventato il primo italiano a tentare la sorte nella gara mondiale. Nel 1987 un incidente in auto interrompe la sua parabola sportiva e Forti inizia a dedicarsi alla produzione di documentari dedicati agli sport estremi. Partecipa anche a diversi programmi televisivi, tra cui Telemike, dove nel 1990 vince il premio in denaro che gli permette di trasferirsi negli Stati Uniti.

 

Chico Forti, striscione Comune Trento per chiedere giustizia

Nel 1998 Forti viene accusato di aver ucciso l’imprenditore australiano Dale Pike, il cui cadavere viene ritrovato su una spiaggia in Florida. Nel 2000 viene condannato all’ergastolo che sta scontando nel Dade Correctional Institution di Florida City, poco distante da Miami. Forti si è sempre detto innocente e ha dichiarato di essere vittima di un errore giudiziario, iniziando una lunga battaglia, prima processuale e poi anche diplomatica e politica, per tornare in Italia, sulla base della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, chiedendo di poter scontare la pena nel suo Paese.

 

Gli appelli per Forti

Diversi gli appelli per il rientro in patria di Forti, dal mondo della politica a quello dello spettacolo. Nel dicembre 2020 il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che il governatore dello Stato della Florida Ron DeSantis ha accolto l’istanza di trasferimento in Italia per Forti. Nell’ottobre 2021, Jo Squillo, personalità televisiva e amica di Forti, partecipante al reality “Grande Fratello Vip”, ha iniziato uno sciopero della fame per portare luce sulla vicenda. Venuto a conoscenza dell’appello, Forti le ha indirizzato una lettera per ringraziarla della visibilità che ha riportato sul suo caso. Ha inviato anche una lettera al conduttore del programma, Alfonso Signorini, esprimendo la sua gratitudine per l’interessamento risvegliato nell’opinione pubblica.

 

da skynews.it