Cronaca

Due insegnanti colpite in Campania da Codiv-19. L’esperto: “Tenete chiuse le scuole”

Due insegnanti colpite in Campania da Codiv-19. L’esperto: “Tenete chiuse le scuole”

 

Una maestra e una docente di liceo contagiati dal Codiv-19. I casi sono tutti e due lontani. La prima ha contratto il virus a Torre del Greco, in provincia di Napoli, è una donna di 47 anni di Strano. Trasportata al Cotugno. La seconda, invece, riguarda una docente di Agropoli, nel Salernitano. Portata poi all’Ospedale di Vallo della Lucania. La conferma è arrivata dal sindaco Adamo Coppola, che ha disposto a fini cautelativi l’intero liceo dove la donna lavora.

Il caso nel Napoletano.

Alla notizia, la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo Don Bosco-Francesco D’Assisi, la scuola in cui insegna la donna contagiata, ha già comunicato che la maestra non presta servizio a scuola da 15 giorni. Il sindaco di Striano Antonio Del Giudice ha contattato il sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba, tramite la consigliera delegata alla Protezione Civile Maria Orlando, per informarlo.

Il primo cittadino

«Abbiamo già avvisato la dirigente scolastica – ha detto il sindaco Palomba – e l’Asl». Stamattina una riunione di coordinamento: disposta la chiusura della scuola fino a venerdì 6 marzo. «Stiamo monitorando la situazione – ha detto la consigliera Orlando – e abbiamo avuto comunicazione che la maestra manca da scuola da due settimane e nei giorni scorsi è stata effettuata la sanificazione»

Nel Salernitano

Sembra, secondo la ricostruzione, che la docente abbia affrontato un viaggio a Parma per far visita ad un parente. Di ritorno a Agropoli, lei e la figlia sono state sottoposte a tampone ( il test per confermare o negare la presenza di Codiv-19). Le analisi hanno dato esito positivo facendo così partire il protocollo di rito per i casi di contagiati. La donna fa parte dei 28 complessivi casi della Regione Campania, sei dei quali scoperti nelle ultime ore.

Il sindaco

“Quasi certamente il suo viaggio a Parma durante il periodo del Carnevale”, ha spiegato il sindaco Adamo Coppola, “l’ha messa in contatto con persone che avevano il virus e, tornando a metà settimana scorsa ad Agropoli, tra l’altro nel periodo in cui le scuole erano chiuse, ha comunque girato la città. Abbiamo contattato tutte le persone che sono state in contatto con lei, ed andranno ora in isolamento. Anche a loro verrà effettuato il tampone, sperando che i risultati siano negativi. Per quanto riguarda il liceo”, ha aggiunto ancora Coppola, “nonostante lei non sia stata a scuola in questo periodo in quanto chiusa, abbiamo deciso di chiudere lo stesso liceo, e solo questo, in maniera precauzionale. C’è un monitoraggio costante e dunque si può stare assolutamente tranquilli”, ha quindi concluso il primo cittadino di Agropoli.

L’esperto

«I dati ci dicono che oggi ogni paziente con il coronavirus trasmette la malattia ad altri due. E dove ci sono molti contagi la curva epidemiologica cresce in modo esponenziale: bloccare a quel punto non serve più a nulla. Bisogna intervenire prima. Lo dice la scienza e la politica deve ascoltarla».

Vittorio Demicheli, 64 anni, epidemiologo dell’ Unità di crisi di Regione Lombardia, è consapevole di essere uno dei promotori di una decisione che rischia di essere impopolare: mentre una parte dei cittadini e soprattutto le ragioni dell’economia chiedono il ritorno alla normalità, lui e i colleghi spingono per la proroga della chiusura delle scuole e la limitazione della socialità. Una posizione fatta propria dal governatore Attilio Fontana che, sulla base delle osservazioni dei tecnici, chiede al governo di mantenere le misure restrittive. In accordo con la comunità scientifica.

“Il tempo di incubazione del coronavirus è di 14 giorni che, dal «Paziente Uno», si concluderebbero venerdì prossimo. A quel punto possiamo avere un quadro più chiaro. L’obiettivo è rallentare i contagi in modo da portarli a uno a uno, cioè con una persona che ne infetta un’altra e non due come adesso. Per farlo bisogna limitare i contatti”.

“Solo la riduzione probabilistica dei contatti ci può portare a un rallentamento della diffusione del virus.

 

 

fonte il Corriere della Sera