Si riunirà domani la cabina di regia tra governo ed enti locali con il premier Giuseppe Conte e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza. L’orario è ancora in via definizione. Sul tavolo le misure della Fase 2.
REDDITO DI EMERGENZA – La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha spiegato su Facebook che “nei prossimi giorni, agli interventi che come governo abbiamo già messo in campo si aggiungeranno quelli del decreto Aprile, con il quale non solo rinnoveremo le misure già previste nel ‘Cura Italia’ – dagli ammortizzatori sociali ai congedi parentali e voucher babysitter per i genitori con figli – ma tuteleremo anche altre categorie come colf e badanti e introdurremo il Reddito di emergenza per dare un aiuto concreto a tutti i cittadini più in difficoltà”.
CIG – “In questa delicata fase che stiamo attraversando, assolutamente positiva è stata la sinergia creatasi con alcune delle principali realtà italiane – ha aggiunto – Il mese scorso, al Ministero abbiamo sottoscritto una convenzione con Abi e parti sociali per l’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche. Proprio nelle ultime ore è stato fatto un nuovo, importante passo avanti. Infatti, in virtù di un accordo con l’INPS, Poste Italiane anticiperà la Cig (sia quella ordinaria sia in deroga) ai clienti BancoPosta e PostePay Evolution: la richiesta potrà essere presentata online accedendo al sito di Poste”.
PENSIONI – Sul fronte pensioni, ha proseguito la ministra, “anche per il mese di maggio il pagamento sarà anticipato al 27 aprile per i titolari di un Conto BancoPosta, di un Libretto di Risparmio o di una Postepay Evolution mentre chi riscuote l’importo in contanti, al fine di contrastare il diffondersi del contagio da coronavirus, dovrà recarsi presso gli uffici postali seguendo questo calendario: lunedì 27 aprile dalla A alla B; martedì 28 aprile dalla C alla D; mercoledì 29 aprile dalla E alla K; giovedì 30 aprile dalla L alla P e sabato 2 maggio (mattina) dalla Q alla Z”.
TRASPORTI – “Lo Stato si farà carico di compensare una parte della mancata bigliettazione che le aziende hanno avuto sia nella fase acuta, quindi marzo e aprile, ma è evidente che avranno questo problema per tutto il periodo fino a quando non torneremo ad una ragionevole normalità”. Lo ha detto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli a Rai News.
Inoltre, “aiuteremo nelle prossime settimane a rendere sempre più elettronica la bigliettazione e stiamo ragionando per aiutare le aziende a calcolare sulla capacità di riempimento dei mezzi”. Il governo, ha spiegato illustrando alcune delle prossime regole per i trasporti, sta ragionando anche su un “modello di organizzazione del lavoro che preveda differenziazioni di orari di accesso soprattutto. Anticiperemo delle risorse per incentivare la mobilità alternative. Modificheremo il codice della strada per permettere ai comuni di costruire rapidamente nuove piste ciclabili”.
“Non vogliamo che questa fase faccia tornare la voglia a tutti di usare di più la macchina ma dobbiamo trovare un equilibrio tra la sicurezza e la possibilità di muoversi” ha detto De Micheli.
“Prima di tutto il distanziamento sociale – ha rimarcato – e quindi una riduzione del numero di persone che potranno salire sul singolo mezzo. In secondo luogo le regole sono legate al tipo di mezzo: continuerà ad esserci l’obbligo della mascherina sugli aerei. Ci saranno nelle stazioni e aeroporti dei percorsi dedicati per senso di marcia e sui mezzi l’indicazione che da una porta si può solo salire e dall’altra si esce”.
TERMOSCANNER – Termoscanner per il rilevamento della temperatura anche nei piccoli aeroporti e in tutte le stazioni ferroviarie. E’ una delle misure al vaglio del governo per la fase 2 che riguarda i trasporti. Al momento i termoscanner sono presenti nei grandi hub aeroportuali mentre negli scali più piccoli si procede a rilevare manualmente la temperatura e non sono presenti invece nelle stazioni.
CARTELLE E ACCERTAMENTI – In vista del dl Aprile, si apprende da fonti di governo, è allo studio l’ipotesi di sospendere l’invio di accertamenti e cartelle fino al 30 settembre, allungando di tre mesi lo stop al momento previsto fino a fine maggio.
Ecco su cosa di sta decidendo
- Balneazione anche in fiumi e laghi
- Chi abita in zone di mare o nei pressi dei laghi o dei fiumi può tranquillamente fare il bagno. Purché «individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona», chiariscono dal sito di Palazzo Chigi. Il via libera è possibile già dalla fase 1, quindi da oggi. Le spiagge però devono trovarsi vicino casa. «Senza – spiegano dal governo – che si renda quindi necessario l’utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né significativi spostamenti».
Sì alle cene tra amici, no alle tavolate
Con la fine del lockdown non saranno più vietate le cena tra amici, in casa. Ma, la raccomandazione che sembra emergere è quella di evitare le tavolate. Dunque insieme sì, ma in pochi. E possibilmente in spazi molto larghi. Un modo per cercare così di rispettare il distanziamento tra le persone.
Uno scenario complicato, soprattutto per quanto riguarda i controlli. In poche parole, saranno vietate le feste private, nelle case e nelle ville. Ma una pizza tra pochi intimi non sarà più un tabù.
Nelle aree verdi niente giochi per i bimbi
Dal 4 maggio riapriranno i parchi, le ville e i giardini pubblici. All’interno di queste aree sarà possibile camminare e svolgere attività sportive purché in maniera individuale e rispettando il distanziamento di almeno un metro dalle persone. Non sarà possibile, invece, giocare a calcio, basket e volley tra amici. Allo stesso tempo c’è un dibattito in corso sulle aree giochi dei bambini. Dovranno essere monitorate per evitare raggruppamenti. Altrimenti l’indicazione è quella di proibirne l’utilizzo.
Lo shopping partirà con lentezza
Nella prima fase della ripartenza i centri commerciali (al di là di quelli che vendono generi alimentari) rimarranno chiusi. Stesso discorso anche per i mercati rionali. Il caffè sarà possibile prenderlo ad asporto invece, così come il cibo dei ristoranti. Alcune regioni, come Veneto e Toscana, hanno già autorizzato questo tipo di servizio per venire incontro alla crisi di questo segmento commerciale. Mascherina e guanti saranno obbligatori per chi entrerà nei negozi e in tutti i locali pubblici.
I divieti non potranno essere allentati
Le date e le modalità di riapertura saranno valide per tutto il territorio nazionale. Questo non vuol dire che le Regioni non avranno un ruolo perché potranno tenere chiusi alcuni settori. Le Regioni però non potranno aprire più settori o anticipare alcuni riavii. Resterà il potere dei prefetti di autorizzare riavvii di singole imprese a seconda di esigenze strategiche o particolari. L’intero piano ruoterà intorno all’indice di contagio (l’ormai famoso fattore R0) che non a caso oggi è stato indicato Regione per Regione dall’Istituto Superiore di Sanità.
Le uscite con tutta la famiglia
Nella fase due saranno possibili anche le passeggiate delle famiglie. A differenza di quanto sta accadendo e durerà fino al 4 maggio, i bambini potranno camminare per strada con entrambi i genitori.
Al momento, come si sa, questo non è consentito. I piccoli possono uscire nei pressi di casa in compagnia di un solo genitore. Le famiglie, invece, non saranno obbligati a rispettare il distanziamento di almeno un metro. Ma il nucleo di persone non potrà comprendere altri componenti.