Cronaca

Coronavirus, “PapĂ  morto senza visita. Ci hanno detto: potete pregare”

Un’altra brutta storia, una tristissima esperienza vissuta a causa durante la pandemia da Covid-19.

“Ci hanno detto di pregare, senza neanche visitarlo”. A parlare a Leggo, è stato Fabio Ferrari, 39enne di Castel Rozzone, a Bergamo. Ad essere deceduto è stato il padre, Giacomo di 62 anni a causa del Coronavirus, dopo un’agonia durata 14 giorni.

«Il 13 marzo, quando inizia ad avere una febbre strana e intermittente – ha raccontato –  papĂ  non esce da piĂą di un mese e ha deciso di chiudere la sua azienda prima del tempo, per cui io e mia madre speriamo non si tratti di Covid-19. La febbre, però, sale e noi ci spaventiamo».

Le telefonate ai medici
«Ognuno ci dà un parere diverso. Chi dice di somministrargli un antibiotico, chi la tachipirina. Chiamo l’ultimo numero, estenuato. Risponde l’ennesimo medico. “Potete solo pregare”, mi dice. E attacca».

La denuncia

«Nessuno ha voluto visitarlo. Tutti continuano a ripetermi che non devo rivolgermi al 112 perché papà non ha difficoltà respiratorie. Nel frattempo anche io e mia madre iniziamo a sviluppare gli stessi sintomi. Chiediamo aiuto ovunque, ma nessuno ci ascolta. Nessuno ci visita. Al telefono ci trattano come condannati a morte. Con la febbre a 39 accudisco mamma e papà giorno e notte. Da solo».

La disperazione

«Papà è morto da solo e noi non abbiamo potuto neanche salutarlo. Lo abbiamo fatto affacciandoci alla finestra, mentre il carro funebre passava sotto casa. Nessuno che sia venuto a visitarlo. Nessuno che abbia ascoltato il nostro grido. Non si può lasciare una famiglia da sola in balia del suo destino. E la nostra storia, purtroppo, è solo una delle tante».

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