Nicola Caputo verso il patto con il centrodestra, Gennaro Migliore ad un passo dal ritorno nel Pd, Ciro Buonajuto verso la candidatura in un seggio siciliano per le Politiche 2023. In un rigo si può sintetizzare così il nuovo asset di Italia Viva Campania.
Un partito ammaccato, incidentato, che però cerca di rimanere a galla con quei pochi fedeli rimasti a Matteo Renzi.
Dalle Regionali 2020, quando solo a Napoli il partito renziano ha registrato quasi il 9% ad oggi sono cambiate un po’ di cose. Due anni fa fu costruita quasi una sorta di piccola armata: gente con i voti e gente che appoggiava la lista con altri tanti voti. Oggi la situazione sembra essere cambiata e non poco. Al Comune di Napoli il partito sembra non contare più di tanto, anzi.
Del partito rimane poco. Talmente poco che lo stesso Nicola Caputo ( assessore all’Agricoltura in quota IV) è in rotta con il Presidente della Regione. In un primo momento si pensava che ci fosse una nostalgia verso Bruxelles e il Parlamento Europeo e che quindi l’assessore volesse candidarsi alle Europee 2025. Non è così, anzi. Caputo cerca appoggi per le Politiche nel seggio di Caserta. Appoggio che gli è stato negato da De Luca stesso, pronto a candidare il figlio Piero ( che dovrebbe essere candidato anche a Salerno/Avellino).
Nelle ultime ore gira voce che Caputo stia chiudendo l’accordo con Aldo Patriciello ( in quota Forza Italia). Candidando Caputo a Caserta, ci sarebbe quindi la possibilità di candidare sempre alle Politiche Francesco Iovino nel seggio di Napoli per poi far salire alla Regione ( ove mai fosse eletto Iovino) Gabriele Mundo ( mezzo Italia Viva e mezzo Forza Italia), primo dei non eletti, ( suscitando l’ira di Giovanni Pagano, ex assessore alla VIII municipalità e secondo non eletto alle Regionali per pochi voti. Questi potrebbe anche chiedere anche un riconteggio).
Sul fronte Migliore, l’attuale deputato dopo la parentesi di un anno nel Pd ( dal 2018 al 2019) poi approdato in Italia Viva ( dove ha provato ad essere il candidato sindaco di Napoli per il partito) avrebbe deciso di tornare nel Pd per una candidatura alle politiche e trovare più spazi ( anche se con il nuovo numero di parlamentare è davvero ridotto).
Tra i big di Italia Viva, ci sarebbero anche Giovanni Palladino e Apostolos Paipais ( ex Presidente alla VIII Municipalità e trombato alle scorse elezioni Amministrative a Napoli), spariti dai radar politici. I due avrebbe scelto, almeno al momento, una vita più “anonima”, dedita al lavoro. L’ultimo dei big renziani che può decidere di giocarsi la partita alle Politiche è il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto. Secondo le ultimissime notizie avrebbe chiesto a Renzi di essere candidato. Il partito però è debole. Per poter ambire agli scranni romani, allora, l’avvocato potrebbe essere candidato in un seggio Siciliano. Nell’isola il partito è forte, a mantenere alta la bandiera renziana c’è l’ex Ministro all’Istruzione Davide Faraone. Il sindaco di Ercolano quindi potrebbe avere una chance importante e raggiungere un importante obiettivo.
L’unico sopravvissuto dell’area ( e neanche) sembra Lorenzo Crea, figlio della coordinatrice metropolitano del partito Graziella Pagano, assunto nello staff del Sindaco ( che però neanche c’entra poi tanto il partito stesso. Il direttore di Retenews24 è stato scelto per meriti e per il curriculum, rispondendo così alle offese gratuite sparate dagli avversari).