“Hanno trovato il cadavere di papà, bene, ora sono sollevato”. A parlare dal carcere è Benno Neumair, reo confesso di aver ucciso e poi abbandonato nell’Adige i genitori. “Rispetto al ritrovamento della madre, dove era più provato, questa volta – dice l’avvocato – sembra davvero essere più sollevato”. Inoltre ha aggiunto di non aver premeditato il duplice omicidio, descrivendo l’atto come uno scatto di ira. Ha infatti ribadito di aver ucciso il padre a causa di uno scatto di ira. Peter, infatti, gli aveva rinfacciato di non contribuire alle spese domestiche e lui, esasperato aveva preso un cordino da arrimpicata e lo aveva strangolato.
Una volta finito il padre ( sul cui corpo non è stata fatta l’autopsia a causa dell’avanzato stato di composizione) si è poi avvinghiato sulla madre, rientrata da poco a casa dopo le dimissioni dall’ospedale. Sul fatto, i pm fanno pesare l’aggravante della premeditazione, anche se, come riporta il settimanale Giallo, la confessione di Benno può essere attendibile e quindi sollevarlo da questa “accusa”.
Il riconoscimento del padre, Peter, lo ha fatto la sorella Madè con alcune fotografie, come ha spiegato lo zio Gianni Ghirardi. Ha infatti riconosciuto l’orologio Casio di Peter. Inoltre, sempre come riporta lo zio Gianni “Questa storia non sarà mai finita finché non ci sarà una giusta sentenza. Crediamo nella giustizia, ma abbiamo timore che Benno possa uscire troppo presto dal carcere”. Il riferimento è alla perizia psichiatrica.
A quanto pare Benno potrebbe uscire prima del previsto con una diagnosi di incapacità di intendere e volere: se così fosse in carcere potrebbe anche non andarci.