“In un paese normale dovrebbero ringraziarmi per quello che ho fatto”. Andrea Scanzi, con un video e un post su Facebook, ribadisce la legittimitร della vaccinazione contro il coronavirus ricevuta 2 giorni fa. La vicenda ha monopolizzato il dibattito sui social, con una valanga di commenti. “La vaccinazione era lecita, autorizzata, legale sotto tutti i punti di vista. La rifarei ora, domani, sempre. Larga parte degli italiani avrebbe dovuto ringraziarmi perchรฉ mi sono vaccinato in un momento storico in cui nessuno o avrebbe voluto fare il vaccino AstraZeneca. Io ho accettato proprio perchรฉ volevo dare un segnale agli italiani”, dice il giornalista in un video su Facebook, ripercorrendo le tappe della vicenda e spiegando l’iter seguito.
“Di polemiche ne ho affrontate tante, quasi tutte divertendomi. A volte avevo ragione, a volte avevo torto. Questa polemica sulla mia vaccinazione non mi diverte. Per niente. Mi offende, mi ferisce, mi fa incazzare. Oltrepassa qualsiasi forma di disonestร intellettuale”, scrive in un post.
“Lunedรฌ scorso ho dato al mio medico curante la disponibilitร , nel pieno rispetto delle regole, a prendere qualsiasi dose di vaccino destinata a finire altrimenti nelle fogne se non lโavessi presa io. Lโho fatto a maggior ragione dopo avere sentito domenica scorsa il generale Figliuolo da Fazio. Quello delle dosi sprecate รจ un tema a lui caro, al punto tale da averci dedicato unโordinanza ad hoc il giorno successivo”, afferma.
“Ho detto che avrei accettato quel vaccino (senza rubare il posto a nessuno e solo se altrimenti fosse stato gettato) martedรฌ a RaiTre, mercoledรฌ su Nove, giovedรฌ su La7. Non ho mai nascosto nulla, sono sempre stato cristallino. Ci sono le registrazioni video, ci sono i post. Venerdรฌ, dopo tre giorni di blocco nazionale perchรฉ โAstrazeneca fa venire le trombosiโ (il messaggio passato purtroppo era quello), mi hanno chiamato per dirmi che cโera una dose disponibile a fine giornata. Mi hanno ripetuto che non avrei rubato il posto a nessuno. Mi hanno ribadito (ho le chat su whatsapp) che era tutto in regola”, prosegue.
“Tutte le persone attorno a me, tranne la mia compagna Sara, mi hanno detto: ‘Ma no, รจ pericoloso, aspetta Johnson, chi te lo fa fare!’. Il clima, nel paese, quel giorno era di terrore puro o giรน di lรฌ. Quel vaccino non era esattamente un ‘boccone da ghiotti’, infatti la sera prima Formigli aveva mostrato un sondaggio che parlava di un 60% abbondante di italiani pronti a rifiutare Astrazeneca”, afferma ancora.
“Invece ci sono andato: perchรฉ mi fido della scienza e perchรฉ volevo dare un messaggio agli italiani. Volevo dir loro: โNon abbiate paura, vaccinatevi. Va tutto beneโ. Mi sembrava giusto, anzi doveroso, usare la mia popolaritร per una cosa bella. Non ero serenissimo quando ho fatto il vaccino, perchรฉ un retropensiero di paura ce lโhai sempre, ma lโho fatto. Non che per farlo occorresse essere eroi, sia chiaro: gli eroi sono altri. Io proprio no! Ma di sicuro, dopo tre giorni di stop, quelli disposti a vaccinarsi con Astrazeneca non erano tanti. E i posti liberi, infatti, venerdรฌ non erano pochi”, dice ancora Scanzi.
“Dopo essermi vaccinato, circondato da uno staff straordinario, ho fatto subito il post su questa pagina: per dare un messaggio. Se avessi voluto fare il furbo avrei fatto il vaccino due mesi fa, in un ambulatorio piรน appartato (non certo al Centro Affari). Una cosa che anche solo a pensarla mi repelle. E soprattutto non ne avrei dato notizia io stesso nella mia pagina, davanti a piรน di 2 milioni di persone. Come si fa a definirmi โfurbetto del vaccinoโ se sono stato IO, con orgoglio e dopo aver rispettato le regole, a dare la notizia del mio vaccino? Vi rendete conto che รจ tutto capovolto in questa vicenda?”, le parole del giornalista.
“Ho raccontato a tutti di avere fatto il vaccino perchรฉ era giusto e perchรฉ volevo dare un messaggio. Infatti lโho dato. ร servito. La stragrande maggioranza dei commenti dopo il mio gesto era, e resta, positiva. Dopo il mio post la ASL della mia zona ha finalmente messo anche online (era ora!) la lista dei โpanchinari del vaccinoโ. E le prenotazioni sono esplose. Tutto questo รจ accaduto anche grazie a me. Non dico che per questo vorrei un encomio, per caritร : mi basterebbe un โgrazieโ (e da moltissimi รจ arrivato). O anche solo non essere trattato da serial killer”, aggiunge.
“Invece, dopo due giorni di quiete, ecco partire oggi la gogna. La violenza inaudita. Gli insulti, le minacce, i โsperiamo ti prenda un tromboโ. Un livello di virulenza allucinante. Per fortuna che sono in una clinica e sto leggendo poco, perchรฉ altrimenti ci sarebbe da deprimersi (se fossi tipo da deprimersi) per tre anni. Che gli insulti arrivino da chi mi odia a prescindere, ci sta. Vivono per quello. Che non aspettassero altro i giornalisti falliti, le comari del nulla, i fascisti, i renzini e i professionisti del paraculismo travestiti da maestri del giornalismo, ci sta. Fa parte del gioco. Ma che a unirsi al coro siano anche certi finti amici, o gente che fino al giorno prima mi chiedeva di fare una foto insieme per raccattare qualche voto o like in piรน, mi fa vomitare il giusto”, afferma ancora.
“Mi pare davvero tutto eccessivo. Sadico. Carognesco. Il totale rovesciamento della realtร : fai un gesto (totalmente lecito e quel giorno non facilissimo emotivamente) per aiutare la campagna vaccinale del tuo paese dentro una pandemia, e quello che ottieni in risposta รจ ferocia pura, livore scriteriato e auguri di morte. Lo ripeto: le polemiche (a volte) mi divertono, ma questa no. Mi fa male. Mi fa incazzare. E mi fa pure un poโ paura. Che dire? Ne prendo atto: non si finisce mai di imparare. Vorrร dire che domani si ripartirร come prima, anzi ancora piรน in forma. Un abbraccio a chi mi vuol bene, e tutto sommato anche a chi me ne sta dicendo di tutti i colori: non sono come voi, e me ne vanto”, conclude.