In un quartiere popolare di Napoli, precisamente tra Bagnoli e Cavalleggeri d’Aosta, situato ai margini della caldera dei Campi Flegrei e fortemente segnato da problemi ambientali e industriali, una scuola ha avviato un importante progetto educativo incentrato sulla sostenibilità e sul riciclo. L’area, ex sede dell’industria Italsider/ILVA, oggi è oggetto di un piano di riqualificazione, ma continua a essere segnata da inquinamento ambientale e problematiche sanitarie legate alla presenza di rifiuti tossici, amianto e scarichi abusivi.
Proprio per questo, sotto la guida della dirigente scolastica Giuseppina Lanzaro, l’istituto ha deciso di partecipare al progetto “Missione 4 R – Non rifiuto. Io riciclo”, promosso da Indire, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa. L’iniziativa mira a sviluppare nei ragazzi competenze trasversali attraverso la sperimentazione didattica e la pratica della raccolta differenziata, particolarmente difficile da attuare nel quartiere.
Il progetto si articola in tre livelli scolastici: infanzia, primaria e secondaria di primo grado, coinvolgendo gli studenti in laboratori creativi e pratici per insegnare il ciclo dei rifiuti, il riutilizzo dei materiali e le buone pratiche ambientali.
Il Laboratorio della scoperta (scuola dell’infanzia) introduce i bambini al concetto di trasformazione dei rifiuti organici in materiali utili, promuovendo l’osservazione e il rispetto dell’ambiente. L’Atelier creativo (scuola primaria) stimola la fantasia e il pensiero progettuale: i bambini realizzano vestiti e accessori con materiali riciclati, sviluppando anche competenze matematiche e geometriche. Il Laboratorio digitale (scuola secondaria) si concentra sulla comunicazione: gli alunni producono video, spot, brochure e gadget per sensibilizzare il territorio alla sostenibilità.
Tutti i laboratori si sono conclusi con un grande evento finale, una sfilata di moda in cui sono stati esposti i prodotti realizzati dagli studenti: abiti e decorazioni floreali riciclati, scenografie digitali e materiali di comunicazione. Questo momento celebrativo ha messo in luce il lavoro svolto dai ragazzi e la loro capacità di farsi portavoce del cambiamento nel quartiere, attraverso l’impegno per la raccolta differenziata e il rispetto dell’ambiente.
Grazie al sostegno di Indire, il progetto ha anche potuto contare su strumenti e materiali didattici specifici, contribuendo alla creazione di un vero e proprio ciclo virtuoso di educazione ambientale, con il coinvolgimento attivo delle famiglie e della comunità locale.