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Ucraina, i bimbi muoiono di fame e Zelensky attacca Berlino: “Bloccano embargo energia”

Duro attacco di Volodymyr Zelensky ai paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo: sono “soldi sporchi del sangue di altre persone”, ha denunciato il presidente ucraino in un’intervista alla Bbc.

Zelensky ha chiamato in causa soprattutto la Germania e l’Ungheria, accusandole di bloccare gli sforzi per un embargo sulle vendite di energia, da cui la Russia dovrebbe guadagnare oltre 300 miliardi di dollari quest’anno.

“Alcuni dei nostri amici e partner capiscono che ora è un momento diverso, che non è più una questione di affari e denaro, ma è una questione di sopravvivenza”, ha aggiunto.

Le atrocità commesse dalle truppe russe a Mariupol e nella periferia di Kiev, a Bucha e Borodyanka, hanno ulteriormente ridotto le possibilità di colloqui di pace con i russi. Lo afferma Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Bbc. Quanto accaduto a “Bucha ci porta ad essere vicini a interrompere” i colloqui di pace, ha aggiunto il presidente ucraino. “Non si tratta di me, si tratta della Russia. Non avranno più molte possibilità di parlare con noi”. Zelensky parlando di Mariupol ha spiegato che “oltre alle decine di migliaia di morti, molti sono scomparsi” e “sono stati portati in Russia, alcuni nei campi, altri in altre città”.

Il cinquantesimo giorno di guerra in Ucraina si apre con le notizie che arrivano dal Mar Nero sulle sorti dell’incrociatore lanciamissili russo ‘Mosca’ il cui equipaggio – secondo alcune fonti più di 500 marinai – è stato evacuato. Kiev  ha affermato di averlo colpito ieri con un missile Neptune mentre si trovava al al largo di Odessa. Secondo Mosca, la grande nave da guerra è stata invece seriamente danneggiata per l’esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo. Ieri il governatore di Odessa, colonnello Maksym Marchenko, aveva confermato attraverso il suo canale ufficiale Telegram che la nave era stata colpita dai missili ucraini ed era in fiamme al largo della città. Sempre secondo Marchenko, quando è stata colpita la nave si trovava nelle acque territoriali ucraine davanti all’Isola dei Serpenti.

L’incrociatore non è affondato e le esplosioni di munizioni a bordo sono cessate, ha reso noto in mattinata il ministero della Difesa russa in un comunicato. “Non ci sono incendi attivi. Le esplosioni di munizioni si sono fermate. L’incrociatore Moskva rimane a galla”, recita la nota, aggiungendo che sono in corso le indagini per stabile le cause dell’incendio che ha provocato l’esplosione delle munizioni. L’ammiraglia russa nel Mar Nero sarà rimorchiata in porto. Replica Kiev: si è capovolto e sta affondando dopo una potente esplosione delle munizioni a bordo, dice oggi l’ufficio stampa del Comando operativo meridionale ucraino, secondo Ukrinform. La perdita dell’incrociatore rappresenta un duro colpo per i militari russi. Le agenzie di stampa russe riportano che aveva a bordo 16 missili da crociera antinave Vulkan che hanno una gittata di almeno 700 chilometri. Stamani le autorità di Odessa hanno riferito di aver avuto conferme sul fatto che l’unità navale sia stata colpita, ed ora si teme che i militari russi preparino una risposta sulla città. E infatti due esplosioni sono state udite non lontano dal porto poco dopo le 10 locali (le 9 in Italia). “A causa delle esplosioni appena sentite in città, vi chiediamo di mantenere la calma e rimanere al riparo. Al momento non c’è pericolo per la popolazione civile”, ha affermato il servizio stampa del comando operativo meridionale sulla sua pagina Facebook.

“A Mariupol i corridoi umanitari sono quasi inesistenti, perché i militari russi non informano le persone chiuse nei rifugi. L’unico modo per uscire e andare in Crimea o Russia, dove alla frontiere alcuni ci dicono di essere stati umiliati e costretti a stare nudi di fronte ai soldati. Nella città manca cibo e continuano il saccheggio dei negozi mentre molti sono stati costretti a bere acqua di neve. I primi a morire sono i bimbi più piccoli, per la fame”. È quanto riferiscono alcuni rifugiati di Mariupol – giunti a Dnipro da una settimana – all’inviato dell’ANSA in un centro di accoglienza a Dnipro.

BOTTA E RISPOSTA MOSCA- KIEV – Il governo ucraino ha respinto le accuse di Mosca di aver bombardato villaggi in territorio russo vicino al confine. Secondo il Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, “i servizi speciali nemici hanno iniziato ad applicare un piano per effettuare attacchi terroristici al fine di alimentare un’isteria anti-ucraina in Russia”. Intanto due villaggi russi nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina, sono stati bombardati dalle forze ucraine, secondo il governatore della regione citato dalla Tass. Non ci sarebbero vittime civili, mentre i residenti sono stati evacuati.

FINLANDIA E SVEZIA – “Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se Svezia e Finlandia si uniscono alla Nato”. Lo ha scritto su Telegram Dmitrij Medvedev, vice presidente del consiglio di sicurezza della Russia, citato dalla Tass. “La Russia rafforzerà i suoi confini occidentali se Svezia e Finlandia si uniranno alla Nato, la lunghezza del confine terrestre dell’alleanza con la Russia sarà più che raddoppiata. Naturalmente, sarà necessario rafforzare questi confini”, ha osservato. Medvedev ha spiegato che “sarà necessario rafforzare seriamente il gruppo di truppe di terra e il sistema di difesa aerea e schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia”. “In questo caso, non si può più parlare dello status non nucleare dei Baltici – l’equilibrio deve essere ripristinato”, ha dichiarato. “Fino ad oggi, la Russia non ha intrapreso tali misure e non aveva intenzione di farlo. Se siamo costretti a farlo, allora “notate che non siamo stati noi a suggerirlo, come diceva un personaggio di un famoso vecchio film”, ha aggiunto. “L’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato cambierebbe radicalmente la situazione politico-militare: la Russia prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive”, con “conseguenze tra le più indesiderabili”. Lo afferma il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, ex ambasciatore russo presso l’Alleanza atlantica, citato dalla Tass.

PUTIN E IL GAS – “Adesso non c’è possibilità di sostituire il gas russo in Europa”,  ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax. “Gli attacchi dei partner europei sul rifiuto delle forniture di risorse energetiche russe destabilizzano la situazione e fanno salire i prezzi”, ha aggiunto.  utin ha chiesto al governo di reindirizzare l’export di energia dai Paesi occidentali e dall’Europa all’Asia e in generale verso il sud e l’est e di preparare le infrastrutture per rendere possibile questo processo. La decisione di Mosca di rifiutare le valute dei Paesi ostili –  ha detto Putin citato dalla Interfax – è un obiettivo strategico per rafforzare il commercio con partner più affidabili.

DALLE CITTA’ – Il consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente ucraino, Oleksiy Arestovych – riporta l’Agenzia Unian -, ha annunciato che marine della 36ma brigata sono stati fatti prigionieri dall’esercito russo, “ma non si tratta di mille soldati ucraini, molti meno – ha detto riferendosi all’annuncio di Mosca di ieri secondo cui 1.026 militari ucraini si sono arresi ieri -. Mille è una bugia”.

Intanto in un aggiornamento che segna il 50esimo giorno dell’invasione russa, l’esercito ucraino ha detto che le forze russe continuano a lanciare sistematici attacchi missilistici e bombe sulle infrastrutture militari e civili nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia. Lo riporta la Bbc. A Slobozhansky, nel nord-est dell’Ucraina, le forze russe stanno conducendo la ricognizione di probabili luoghi di attacco. E continuano a bloccare parzialmente la città e la regione di Kharkiv. A Donetsk, nell’Ucraina orientale, le forze russe proseguono con gli attacchi nei distretti di Slavyansk, Popasna e Kurakhovo.

“Le forze armate ucraine hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk”. Lo ha scritto su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz citato dalla Tass. “Le forze armate ucraine hanno bombardato oggi la borgata Klimovo – ha affermato – il bombardamento ha danneggiato due edifici residenziali, ci sono feriti tra i residenti locali. Tutti i servizi competenti, compreso il ministero delle Emergenze, stanno lavorando, le persone stanno ricevendo l’assistenza medica necessaria”.

Le autorità ucraine hanno recuperato i corpi di 765 civili, tra cui 30 bambini, nell’area di Kiev dall’inizio di aprile, ha detto il vice procuratore capo regionale, Oleh Tkalenko, secondo quanto riporta il Guardian. “Questo è solo l’inizio. Abbiamo appena iniziato a lavorare nelle città più grandi come Borodianka, Hostomel, Irpin e Bucha”, ha detto Tkalenko. Diverse fosse comuni sono state scoperte da quando le autorità ucraine hanno ripreso il controllo di aree della regione di Kiev che erano state sotto l’occupazione russa.

Nelle ultime 24 ore l’esercito russo ha continuato ad attaccare i quartieri residenziali di Kharkiv, provocando quattro vittime e 10 feriti, ha riferito il governatore del distretto di Kharkiv, Oleh Synehubov, esortando i residenti di Lozova e Barvinkove a evacuare perché le ostilità potrebbero aumentare, riferisce il Kyiv Independent.

BIDEN ANNUNCIA 800 MILIONI DI NUOVE ARMI A KIEV – Joe Biden ha annunciato ieri a Volodymyr Zelensky l’invio di altri 800 milioni di dollari di nuove armi e tira dritto sulle accuse di genocidio a Mosca. “Bucha, Mariuopol, Kramatorsk sono tutti esempi di violazioni dei diritti umani da parte della Russia in Ucraina”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, a proposito dell’accusa di Joe Biden che Putin stia compiendo un genocidio. “Il presidente parlava basandosi su ciò che ha visto, sulle atrocità compiute da Mosca”. Nel nuovo pacchetto di armi Usa all’Ucraina ci sono anche dispositivi di protezione individuale contro armi chimiche. Nella lista figurano anche elicotteri Mi-17 e obici L’invio di mezzi di protezione contro armi chimiche è basato, ha ribadito il Pentagono, “sulle preoccupazioni che abbiamo da tempo che Mosca possa usare armi chimiche”.

Una posizione, quella di Washington, che ha provocato l’irritazione di Pechino e Mosca, mentre da Parigi il presidente Macron mette in dubbio l’utilità di una “escalation di parole” per porre fine alla guerra. Di parere diverso, invece, il premier canadese Justin Trudeau, che per la prima volta evoca il “genocidio” in Ucraina. “Questa non è una guerra, è terrorismo” ha infine sottolineato il presidente polacco Andrzej Duda in visita a Kiev.

“Faremo arrivare le nuove armi all’Ucraina in meno di una settimane e poi le forze di Kiev le porteranno nell’est del Paese” dove i russi si preparano a sferrare una nuova offensiva. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Cnn. Quanto all’attacco della Russia nel Donbass il dipartimento della Difesa non conferma ne’ smentisce che sia già iniziato.

Intanto l’amministrazione Usa, riporta il New York Times, starebbe valutando l’invio nella capitale ucraina di una figura di alto profilo. Non Joe Biden o Kamala Harris poiché per garantire la loro sicurezza dovrebbe essere dispiegato un dispositivo enorme, incompatibile con il teatro di guerra, ma più probabilmente un ministro del governo o un alto funzionario militare. Nessuna decisione, comunque, è stata ancora presa e comunque non verrebbe annunciata in anticipo. In passato, anzi, le visite di funzionari americani in altre zone di guerra sono state annunciate solo dopo il loro arrivo nel Paese o addirittura alla partenza.