Blitz dalle prime luci dell’alba tra il quartiere Est di Napoli, con particolare attenzione a Ponticelli, la vicina Cercola ( cittadina alle falde del Vesuvino). I carabinieri della compagnia di Torre dell Greco hanno fatto scattare le manette a 7 persone, tra politici emergenti e militanti dei clan della zona. Gli indagati sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e detenzione e porto in luogo pubblico di armi. I clan coinvolti sono Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino.
A quanto pare si stavano preparando alle Elezioni Europee in programma l’8 e 9 giugno prossimo. Sotto i riflettori sono finite Antonietta Ponticelli ( tesserata Europa Verde), figlia di Gianfranco Ponticelli ( ergastolano) e Giusy De Micco ( sorella di Sabino, consigliere municipale a Ponticelli). Trenta euro a voto, la promessa. Nel corso delle indagini, alla luce di alcune intercettazioni, si fa riferimento anche alle prossime Europee. Secondo alcuni dialoghi intercettati, la camorra puntava da almeno un anno alle consultazioni di giugno prossimo.
Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, si comunica che i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 7 persone (di cui 6 sottoposte alla misura in carcere, una agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di scambio elettorale politico-mafioso nonché di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare le associazioni di tipo camorristico denominate clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino, operanti sul territorio di Cercola e nell’area orientale di Napoli compresa tra i territori di Ponticelli, Barra e S. Giovanni a Teduccio.
In particolare, all’esito delle indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e della Tenenza di Cercola, emergeva che gli indagati, in occasione della tornata elettorale per le elezioni amministrative del comune di Cercola, fissata nelle date del 14 e del 15 maggio dell’anno 2023 e del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio, avrebbero creato, con una perfetta organizzazione e suddivisione di compiti e ruoli, un meccanismo volto ad inquinare l’esito delle suddette consultazioni elettorali.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.