La terra torna a tremare con forza nei Campi Flegrei. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 รจ stata registrata questa mattina, domenica 5 ottobre, alle ore 9:45. L’evento sismico, uno dei piรน intensi delle ultime settimane, รจ stato distintamente avvertito da migliaia di residenti, generando apprensione in una vasta area che comprende Pozzuoli, Bacoli e la periferia occidentale di Napoli.
I Dati Ufficiali dell’INGV
Secondo i dati rilevati in tempo reale dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’epicentro del terremoto รจ stato localizzato nell’area della Solfatara, nel cuore della caldera dei Campi Flegrei. L’ipocentro รจ stato individuato a una profonditร di circa 2.8 chilometri. ร proprio la scarsa profonditร a cui si verificano questi terremoti a renderli cosรฌ chiaramente percepibili dalla popolazione, anche a magnitudo relativamente contenute.
La scossa principale รจ stata seguita da uno sciame di eventi minori, di magnitudo inferiore, come spesso accade in questa fase di attivitร sismica.
La Scossa Avvertita dalla Popolazione
Il tremore รจ durato alcuni secondi ed รจ stato avvertito in maniera netta in tutti i comuni dell’area flegrea. Numerose segnalazioni sono arrivate da Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto. La scossa รจ stata chiaramente percepita anche in diversi quartieri di Napoli, in particolare a Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura, dove molte persone hanno riferito di aver sentito vibrare vetri e tremare mobili.
Come di consueto in queste occasioni, i social network si sono immediatamente popolati di commenti e testimonianze di cittadini che descrivevano la propria esperienza. Al momento, non si segnalano danni a persone o cose, ma le sale operative dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile stanno effettuando le opportune verifiche.
Il Contesto del Bradisismo
Questo nuovo evento sismico si inserisce nel quadro del bradisismo, il fenomeno di lento sollevamento del suolo che caratterizza da decenni l’area dei Campi Flegrei. La crisi bradisismica in corso, iniziata nel 2005, รจ accompagnata da una frequente attivitร sismica che, negli ultimi mesi, ha mostrato un aumento sia nel numero che nell’intensitร degli eventi.
L’INGV-Osservatorio Vesuviano continua a monitorare la situazione 24 ore su 24, analizzando ogni dato per seguire l’evoluzione del fenomeno. Sebbene le scosse generino una comprensibile preoccupazione, gli esperti ribadiscono che l’attivitร attuale rientra negli scenari previsti per la crisi in atto.