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Si ferma metà Serie A: il rischio contagio è alto

Il big match tra Juventus e Inter e le altre quattro partite di Serie A in programma in questo fine settimana a porte chiuse sono state rinviate a mercoledì 13 maggio 2020. Lo ha ufficializzato la Lega calcio di Serie A.

“Visto l’articolo 1. co. 1 lett. A) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 ‘Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19’; considerato il susseguirsi di numerosi interventi normativi urgenti da parte del Governo per rispondere a questa straordinaria emergenza a tutela della salute e della sicurezza pubblica; il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che sono rinviate le seguenti gare della 7a giornata di ritorno del Campionato di Serie A TIM, inizialmente previste a porte chiuse come da Comunicato Ufficiale n. 191 del 27 febbraio 2020: Juventus-Inter, Milan-Genoa; Parma-Spal, Sassuolo-Brescia, Udinese-Fiorentina” comunica la nota della Lega calcio. “La data di recupero delle predette gare è fissata per il giorno mercoledì 13 maggio 2020. La Finale di Coppa Italia sarà conseguentemente programmata per il giorno mercoledì 20 maggio 2020″, informa la Lega.

A quanto si apprende, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha espresso soddisfazione per la collaborazione che in queste ore è stata dimostrata da Figc e Leghe Calcio e anche dal Coni. In particolare, il ministro ha apprezzato la decisione della Lega Serie A, che ha stabilito il rinvio delle partite inizialmente previste a porte chiuse. Poter far svolgere queste partite alla presenza del pubblico garantirà lo spettacolo e la giusta partecipazione dei tifosi.

Si apprende inoltre che è atteso nel pomeriggio un rapporto aggiornato da parte del Comitato Scientifico. Sulla base dell’andamento dei dati aggiornati, si potrà ipotizzare, per la parte sportiva, un restringimento dei divieti alle tre regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, consentendo che le partite nelle altri regioni, a partire dalla prossima giornata, si svolgano a porte aperte. È però probabile che sarà vietato alle tifoserie provenienti dalle suddette 3 regioni di spostarsi per le trasferte.

 

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