Cronaca

Scuola a lutto, muore Cinzia: prof morta di trombosi dopo il vaccino

Cinzia Pennino è morta a causa di una trombosi dopo che le era stato somministrato il vaccino Astrazeneca. Il Policlinico di Palermo ha segnalato alla magistratura e all’Aifa il decesso dell’insegnate di 46 anni. Alla donna era stato somministrato il vaccino anti Covid nei giorni scorsi.

«La paziente è giunta al Policlinico Paolo Giaccone di Palermo il 24 marzo in condizioni molto critiche con trombosi profonda estesa e una storia anamnestica nella quale è presente anche una somministrazione vaccinale. – dice il nosocomio in una nota -.

Trasferita presso la Terapia Intensiva in disfunzione multiorgano nonostante i trattamenti avanzati e le cure prestate dai sanitari è deceduta questa mattina». «Come previsto in tale circostanza – conclude – il caso è stato segnalato all’Aifa e alla autorità giudiziaria». Cinzia Pennino insegnava all’istituto Don Bosco Ranchibile.

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L’immunità di gregge dal coronavirus dovrebbe essere ottenuta entro metà luglio. E’ la previsione di Thierry Breton, commissario Ue al mercato interno e capo della task force sui vaccini.

Parlando con la radio francese Rtl, Breton ha detto inoltre che la prossima estate dovrebbe “essere simile a quella dell’anno scorso” grazie alle campagne vaccinali in corso nell’Unione europea.

Breton ha mostrato il primo ‘passaporto sanitario’ europeo aggiungendo che sarà disponibile in tutta l’Unione europea “tra due-tre mesi”. Intervenendo ad una trasmissione sulla radio francese Rtl, il commissario europeo al Mercato interno ha fatto vedere un prototipo del documento che sarà disponibile sia in versione cartacea che per smartphone.

Sul documento, un codice QR e il tipo di vaccino effettuato. Per chi non ha ancora o non ha voluto effettuare il vaccino contro il coronavirus ci sarà il risultato dell’ultimo tampone effettuato.

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L’Italia resta chiusa fino a maggio e da domani più di metà del Paese sarà in zona rossa, con Calabria, Toscana e Valle d’Aosta che si vanno ad aggiungere alle 7 regioni e alla provincia autonoma di Trento in cui sono già in vigore le restrizioni più dure, mentre il Lazio torna in arancione. Già da oggi e fino al 4 aprile cinque comuni della Basilicata saranno in “zona rossa”, secondo la decisione del presidente della Regione, Vito Bardi, con un’ordinanza. La zona rossa, con aggravamento delle “misure di contenimento del contagio”, riguarderà Picerno, Forenza, Episcopia e Teana (Potenza); e Pomarico (Matera).

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato nuove ordinanze in vigore a partire da lunedì 29 marzo. Le ordinanze dispongono il passaggio in area rossa per le Regioni Calabria, Toscana e Val d’Aosta e rinnovano le misure per le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento. La Regione Lazio, invece, passa in area arancione da martedì 30 marzo a scadenza della attuale ordinanza.

E tra domani e Pasqua arriveranno in Italia quasi 3 milioni di dosi di vaccino anti Covid: in una sola settimana più di quante ne sono state consegnate in 45 giorni tra gennaio e febbraio.