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Sciopero magistrati, i motivi della protesta e i rischi della riforma

Magistrati sul piede di guerra. La protesta รจ rivolta principalmente contro la proposta di riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere tra magistrati requirenti e giudicanti, attualmente in discussione al Senato dopo l’approvazione in prima lettura alla Camera.

In tutta Italia sono state organizzate manifestazioni e assemblee pubbliche per sensibilizzare l’opinione pubblica sui potenziali rischi che la riforma potrebbe comportare per l’indipendenza della magistratura e l’equilibrio dei poteri. A Roma, l’evento principale ha avuto luogo in Piazza Cavour alle 10:00, con un flash mob sulla scalinata della Corte di Cassazione: i magistrati, in toga e con una coccarda tricolore, hanno distribuito copie della Costituzione ai cittadini. Successivamente, alle 11:00, si รจ tenuta un’assemblea pubblica presso il Cinema Adriano, con interventi di esponenti della magistratura e della societร  civile, tra cui lo scrittore Gianrico Carofiglio e l’ex presidente dell’ANM Giuseppe Santalucia.

In altre cittร , come Milano, Genova e Napoli, si sono svolte iniziative simili. A Milano, un flash mob davanti al Palazzo di Giustizia รจ stato seguito da un’assemblea nell’Aula Magna. A Genova, l’attore Antonio Albanese ha letto un testo di Piero Calamandrei durante l’evento. A Napoli, l’assemblea si รจ tenuta presso la Biblioteca “Tartaglione” del Palazzo di Giustizia, con la partecipazione degli scrittori Maurizio De Giovanni e Viola Ardone.

Le parole del presidente dell’Anm

Il presidente dell’ANM, Cesare Parodi, ha sottolineato che lo sciopero non รจ “contro qualcuno”, ma a difesa dei principi costituzionali fondamentali per i cittadini, esprimendo preoccupazione per una possibile “mutazione genetica del pubblico ministero” che potrebbe essere condizionato da poteri forti.

La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) ha espresso il proprio sostegno allo sciopero, ribadendo l’importanza di difendere l’indipendenza della magistratura e i valori costituzionali.

Questa mobilitazione rappresenta un momento cruciale nel dibattito sulla riforma della giustizia in Italia, evidenziando le tensioni tra il governo e la magistratura riguardo all’autonomia e all’equilibrio dei poteri.

Perchรฉ scioperano

I magistrati sostengono che tale separazione potrebbe compromettere l’indipendenza della magistratura e alterare l’equilibrio dei poteri previsto dalla Costituzione italiana. Temono che un pubblico ministero separato dall’ordine giudiziario possa essere piรน suscettibile a pressioni politiche, mettendo a rischio l’autonomia delle indagini e l’imparzialitร  del sistema giudiziario. Il vicepresidente dell’ANM, Marcello De Chiara, ha dichiarato che lo sciopero รจ una protesta per difendere un assetto essenziale per l’indipendenza e l’autonomia della magistratura, valori fondamentali non solo per i magistrati ma per l’intera comunitร .

Durante la giornata di sciopero, oltre all’astensione dalle udienze, sono previste assemblee pubbliche e incontri con i cittadini in varie cittร  italiane, con l’obiettivo di spiegare le ragioni della protesta e sensibilizzare l’opinione pubblica sui potenziali rischi della riforma. L’ANM ha sottolineato che lo sciopero non รจ contro il governo, ma a difesa dei principi costituzionali che garantiscono l’indipendenza della magistratura.

รˆ importante notare che, nonostante lo sciopero, saranno garantiti i servizi essenziali, come i processi per licenziamenti, quelli a rischio prescrizione e con imputati detenuti, per minimizzare i disagi ai cittadini.

 

Questa mobilitazione rappresenta un momento cruciale nel dibattito sulla riforma della giustizia in Italia, evidenziando le preoccupazioni della magistratura riguardo all’autonomia e all’equilibrio dei poteri nel sistema democratico.