Schiaffo ai consiglieri comunali, Zinno chiude la stanza dei rappresentanti della cittÃ
Ancora uno schiaffo alla democrazia a San Giorgio a Cremano, ancora un attacco al Consiglio Comunale. Il primo cittadino chiude la stanza del confronto dei consiglieri comunali. Al suo posto una sala operativa per il Covid-19.
La cosa in sé non dovrebbe fare notizia. Tutto è in secondo piano rispetto sia all’emergenza Coronavirus sia alla ricrescita economica del Paese e della città , ma perché spostare proprio la sala dei consiglieri comunali, organo collegiale rappresentante del popolo? Un’altra stanza proprio non c’era? Eppure il primo cittadino, al momento, non sembrerebbe proprio avere tanta cura dell’Assise, tanto da non aver neanche un volta indetto un tavolo di confronto telematico con tutti i consiglieri. Dal primo giorno di lockdown ( di chiusura totale) non c’è stata alcuna possibilità di dialogo tra maggioranza, giunta e opposizione. Il primo Consiglio Comunale avverrà il 12 maggio prossimo.
“Che il sindaco avesse avocato a sé tutti i poteri dal primo giorno di emergenza era chiaro – tuona il consigliere comunale di opposizione Aquilino Di Marco – ma spostare anche la sala occupata fino a prima dell’emergenza dai consiglieri, mi sembra uno schiaffo alla democrazia. Affrontare l’emergenza Covid-19 è di prioritaria importanza, ma con tutte le stanze vuote del Comune che ci sono, proprio quella? Simbolo di confronto e libertà di opinione?”. E poi: “Il Consiglio non si è mai riunito in videoconferenza. E’ stato chiesto una sola volta dall’opposizione, senza spiegazione. Perché chiudere la stanza dei consiglieri? Perché esautorare da ogni funzione il Consiglio? Basta con questa idea dell’uomo forte, alla De Luca. Affrontare il problema sì, ma ci vuole rispetto per tutti e per le funzioni di un organo come quello che io e i miei colleghi rappresentiamo”.