Apprendiamo dalla stampa che la richiesta di revoca dell’immunita’ nei confronti dell’onorevole Cozzolino e’ stata evasa dalla commissione Juri, prima, e dal Parlamento europeo, dopo, in tempi record e con un iter meramente burocratico, senza nessuna discussione sui temi e sugli interrogativi posti in commissione dall’onorevole Cozzolino sulla matrice e la natura dell’inchiesta, e senza tenere in alcun conto la sua stessa attivita’ parlamentare sui dossier Qatar e Marocco, pur essendo del tutto incompatibile con l’accusa, invero alquanto generica, formulata al suo indirizzo”. Lo comunicano, per conto dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, i suoi avvocati Federico Conte, Dezio Ferraro, Dimitri De Beco’. “Della sua lunga audizione e’ rimasta solo la sua rinuncia all’immunita’, che egli rivendica come una scelta di dignita’ e di responsabilita’. Una scelta coraggiosa fatta anche per consentire ai suoi colleghi un piu’ libero confronto politico su quello che sta avvenendo. Le guarentigie parlamentari, infatti, e’ doveroso ricordarlo, non sono un diritto personale e disponibile del deputato, ma una prerogativa a tutela del Parlamento e della sua funzione”, spiegano. “In questa vicenda, invece, il Parlamento europeo ha rinunciato ad affrontare, finanche nel dibattito, una questione cruciale per la sua stessa autonomia e indipendenza, pur trovandosi al cospetto di una iniziativa giudiziaria che nasce dall’opaca attivita’ di intelligence dei servizi segreti, soprattutto non europei, e che sta minando in profondita’ la stessa credibilita’ politica e istituzionale dell’Unione europea”, evidenziano i legali.