Politica

Pasquino: “Il Pd vuole sfiduciare de Magistris? Non hanno fatto nulla per 10 anni, è giusto avere visibilità ora”

raimondo pasquinio

Ore decisive per de Magistris, la maggioranza sta decidendo il tutto per tutto: la maggioranza napoletana avrebbe deciso di votare no al bilancio di previsione: ove mai dovesse concretizzarsi questo “fenomeno” il Consiglio verrebbe sciolto qualche mese prima del termine dei 5 anni e a rischio ci sarebbe anche la candidatura dello stesso sindaco per la Calabria. “Se il Pd decide di sfiduciare de Magistris ora, è solo perché non ha fatto nulla negli ultimi 10 anni. Ha deciso di farsi vedere solo ora e salvare qualcosa”. A dirlo è stato il Professor Raimondo Pasquino, coordinatore regione del Centro Democratico ex rettore dell’Università di Salerno ed ex Presidente del Consiglio di Napoli.

Professore la maggioranza ha intenzione di “sfiduciare il sindaco” a qualche mese dal voto

Ci sono forze politiche che tentano di farsi individuare, darsi visibilità cercano dei mezzi per far in modo che la gente di accorga che ci sono. Quindi quella di poter dire “abbiamo sfiduciato il sindaco” per due giorni starebbero sui giornali perché avrebbero sfiduciato un sindaco della terza città d’Italia. Cosa che poi avrebbe un riverbero sulle regionali in Calabria. Non ci dimentichiamo che il Pd avrebbe dovuto fare opposizione in questi 10 anni, non l’hanno fatta e ora tentano qualche azione per far capire che ci sono e che ci sono sempre stati. Se vogliamo usare una metafora calcistica, possiamo dire che il PD sta cercando di fare gol al 90esimo grazie al proprio portiere che entra in area e fa vincere la squadra. Il partito Democratico non sta facendo che questo. Un tentativo di vincere una partita che per 10 anni ha perso.

Ma del fatto che de Magistris pensi alla Calabria pur essendo ancora sposato con Napoli? La città versa in condizione particolarmente difficile.

de Magistris ha dato continuità alla storia di Napoli: abbandona Napoli come già fece Bassolino dimettendosi e virando verso la Regione. Napoli è una bella donna, la corteggi, te ne innamori e la abbandoni. De Magistris è un grande intuitore di linee poliitche: si sta mettendo nelle condizione di poter esaudire un desiderio: quello che poter guidare una regione e darsi spazio a livello nazionale, dato che facendo il sindaco di Napoli non ci è mai riuscito.

De Magistris ha visto che la Calabria è ad una svolta, Gratteri sta facendo una pulizia delle cosche. De Magistris non va in Calabria per caso, la moglie è calabrese, il cognato è un magistrato. Lui ci va per una sorta di missione. Quando Bassolino se ne è andato nessuno lo ha criticato. Se vogliamo dire che è un generoso, possiamo dire che de Magistris lo fa per una missione.

In questo momento Napoli vive una situazione difficile, secondo lei i Napoletani che sindaco vogliono?

Sulla politica, posso dire che i cittadini di Napoli non è che siano molto interessati alla politica e quindi alle elezioni o alle vicende di de Magistris: qualcuno leggendo qualcosa si, si affaccia è vero, ma se devo fare una fotografia di quello che è Napoli ora, direi che è una città Spaventata, preoccupata e disinteressata.

Ma il fatto di aver gettato nella mischia il nome di Alessandra Clemente?

Ci ho parlato con de Magistris della Clemente. Gli risposi che fare il nome della Clemente è stato pure giusto per far capire che c’era, ma la linea politica? Il progetto? Doveva essere la stessa Clemente a dire “io mi ritiro” dato che non c’era un nulla dietro.

Sulle prossime elezioni amministrative?

Questo è il momento della tattica, come nel calcio. Le tattiche fin ora si sono consumate e ora siamo arrivati al dunque: bisogna capire cosa hanno in mente i partiti, i candidati. Il Pd ora che fa? Con i 5 Stelle che intenzioni ha? Se deve essere un asse PD e M5S e gli altri sono nulla, allora dobbiamo capire cosa farà De Luca che ha un diritto di rivendicare un ruolo. A quel punto con Tabacci capiremo anche noi cosa fare. Io per ora non ho visto nulla: e non ho sentito nulla. Si fanno dei nomi, ma questi nomi non sanno fare neanche il cerchio con il bicchiere. Bisogna individuare gli uomini e poi i programmi

Ma secondo lei 18 liste sono tante?

E’ impensabile. Non esiste.

Ma se il Pd dovesse virare verso Fico? Voi che posizione avete?

Noi siamo un partito, pensiamo ai programmi per prima. Non vogliamo figure che hanno già hanno fatto in maniera sbagliata le cose. Le persone che hanno un ruolo devono rispettarlo. Se il Presidente delle Camera sta facendo il suo ruolo, è giusto che continui a fare quello che fa perché il Paese è in una situazione particolare.

Di che uomo ha bisogno Napoli?

Sicuramente non di una persona che comandi, ma di qualcuno che governi con una squadra. Deve essere la testa di una squadra che diriga la città verso un futuro.

E su Bassolino?

Ho una grande stima personale umana grandissima, ma non mi pare che si sia dimostrato un grande amministratore.