Nonostante la maggior parte degli ordini professionali italiani, inclusi il 66% degli Ordini degli Ingegneri (fonte CNI), abbia giร adottato il voto online, l’Ordine degli Ingegneri di Napoli, il secondo per numero di iscritti in Italia, rimane ancorato alle vecchie modalitร di voto. Una situazione che ha scatenato la forte reazione degli iscritti, culminata in una petizione popolare che, in pochi giorni, ha quasi raggiunto l’impressionante traguardo delle mille adesioni.
La richiesta di passare al voto digitale รจ pressante, come sottolinea l’ingegnere Vittorio Piccolo, tra i promotori dell’iniziativa. “Alle elezioni del nostro Ordine partecipa in media non oltre il 25% degli aventi diritto,” dichiara Piccolo, evidenziando un “sostanziale disinteresse” o, piรน spesso, “difficoltร a raggiungere i seggi” per i colleghi residenti su isole o che lavorano fuori regione.
L’adozione del voto online, secondo Piccolo, porterebbe benefici tangibili: “Ovunque รจ stata adottata tale modalitร di voto si รจ avuto un raddoppiarsi se non triplicarsi dei votanti, dunque un ampliamento della base democratica che legittima poi la governance, cosa fondamentale per la condivisione delle scelte e la trasparenza di un ente che amministra oltre 1 milione di euro lโanno.”
Non ultimo, c’รจ l’aspetto economico: “Il voto online farebbe risparmiare alle casse dellโOrdine oltre 100 mila euro,” aggiunge l’ingegnere.
Di fronte a questi evidenti vantaggi, molti colleghi si chiedono perchรฉ l’Ordine di Napoli non adotti immediatamente tale modalitร , specialmente in vista delle prossime elezioni previste per settembre. Alcuni, secondo Piccolo, “temono che alla base vi siano precisi calcoli politici.” Un’accusa implicita che solleva interrogativi sulle reali intenzioni dell’attuale gestione.