Cronaca

Omicidio Willy, parla Marco: “Gli avevo dato un spinta e si รจ rialzato. Mio fratello non l’ha toccato”

“Ho solo dato una spinta a Willy e mio fratello non lo ha neppure toccato. Abbiamo saputo della sua morte solo dopo. Ci hanno messo in mezzo. Anche gli altri hanno le loro responsabilitร ”.ย  Sono le parole diย ย Marco Bianchiย interrogato questa mattina, nel corso dell’udienza che, si sta svolgendo alla Corte di Assise del tribunale di Frosinone, per l’omicidio diย Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro la notte tra il 5 e il 6 settembre dello scorso anno. In aula, assieme a tutti e quattro gli imputati, ci sono anche la madre e la sorella della vittima.

“Non ho colpito Willy al petto – sostiene Bianchi – con un calcio l’ho colpito al fianco sinistro e l’ho spinto. Lui รจ caduto ma si รจ subito rialzato. Io poi sono andato via dai giardinetti”, insiste rispondendo alle domande del pm sulla maledetta notte nella movida colleferrina. Ostenta sicurezza e interrompe il pubblico ministero cercando di insistere sulla sua tesi, battendo sulle responsabilitร  dei coimputati.

“Abbiamo saputo che Willy era morto soltanto quando eravamo giร  nella caserma dei carabinieri”, aggiunge. “Ho detto subito – insiste – che ognuno doveva prendersi le sue responsabilitร ”.ย  Di piรน: “Non sono come ci descrivono alla televisione. Io sono uno che se sbaglia paga e lo dico anche rivolgendomi alla famiglia di Willy. Mi prendo sempre le mie responsabilitร  e ho sempre detto la veritร , cosรฌ mio fratello. E poi รจ successo tutto il fatto mediatico e mi pesa, una cosa che non auguro a nessuno”.

Bianchi da accusato diventa accusatore dei coimputati e in particolare di Francesco Belleggia. “Non si sono prese le responsabilitร - dice – e si รจ parlato solo di me e mio fratello, facendoci passare come mostri”. Denuncia un tradimento di un vero e proprio patto stretto con gli altri dopo il dramma. Il vero problema di “”Maldito”, quello che non digerisce, sono soprattutto le ricostruzioni dell’accaduto fatte dai giornalisti.

“Mio fratello – precisa – ha colpito solo un altro ragazzo avendo paura che colpisse me”. A esaminare Bianchi sono quindi le parti civili. E l’imputato nega anche di essere arrivato in piazza prima del dramma a forte velocitร , come riferito da numerosi testimoni. Bianchi, negando poi di aver colpito Willy al petto, giura di non aver mai sferrato colpi mortali e che possono essere tali anche quello della boxe e non solo quelli dell’MMA. “Se io avevo causato la morte del ragazzo, se ero cosciente che era successo qualcosa di grave, non sarei neppure salito in auto per andare via”, ripete. “Volevo solo andare via e non discutere”, afferma.

I suoi avvocati hanno deciso di non rivolgergli neppure una domanda. Sui rapporti con Pincarelli, davanti alle richieste di chiarimenti del legale di quest’ultimo, dice che non fossero particolari: “Mai andati a cena insieme e mai venuto a casa mia”. Al momento del massacro , a differenza di quanto riferito al gip, sostiene quindi di aver visto Pincarelli e Belleggia nei giardini, senza perรฒ aver notato cosa stessero facendo. A fornire particolari in tale senso sottolinea che fu il suo amico Omar Shabani, lo stesso inquadrato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri, nel processo per estorsioni e spaccio, un uomo dei Bianchi.

“Quando arrivo ai giardini di Colleferro – racconta inoltre rispondendo alle domande dell’avvocato Vito Perugini, legale di Belleggia – mi sono preoccupato vedendo tante persone. Ero preoccupato per Omar”. Nega dunque anche che Willy sia caduto su un’auto in sosta: “รˆ caduto dietro con la mia spinta e non sull’auto”. Anche in questo caso l’opposto rispetto a quanto riferito da diversi testimoni, compreso il suo amico Vittorio Tondinelli. “Non capisco perchรฉ tutta questa cattiveria รจ tutto questo accanimento nei nostri confronti”, torna a dire. Ma pure Tondinelli ha dichiarato che lui e il fratello hanno riempito di botte Willy. “Su questo non so cosa dire, forse ha paura che rischia qualcosa anche lui”, allarga le spalle. A “Maldito” viene quindi chiesto se รจ imputato in altri processi per fatti violenti. Prima dice di non voler rispondere e poi si limita a dire che lui non c’entra nulla con i fatti per cui รจ finito a processo insieme a Tondinelli e altri per il pestaggio di uno straniero. “Ci hanno messo in mezzo”, afferma.