Una nuova controversia scuote il panorama politico campano, coinvolgendo l’ex Ministro Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. Quest’ultima ha diramato un comunicato stampa nel quale denuncia quello che definisce “lโennesimo atto aggressivo da parte del sistema”, ovvero il secondo sequestro di materiale che include messaggi inviati da Sangiuliano e registrazioni di conversazioni telefoniche da lui autorizzate.
Il Contenuto Sequestrato: “Materiale Utile per la Mia Difesa”
Nel comunicato, Maria Rosaria Boccia sottolinea come questo materiale sia “utile per la mia difesa rispetto alla ‘famiglia’ Sangiuliano”. La natura esatta delle controversie tra le parti non รจ specificata, ma Boccia allude a un contesto di inchieste in corso.
Secondo la sua dichiarazione, il materiale “oggi scotta solo perchรฉ lโex Ministro teme la veritร ”. L’accusa รจ diretta: Boccia sostiene che Sangiuliano, “come pare emergere dalle inchieste, nelle ultime ore fa pressioni per continuare a mettere me in cattiva luce”.
Le Implicazioni Politiche e le Elezioni Regionali
La denuncia arriva in un momento cruciale, a ridosso delle elezioni regionali in Campania, dove l’ex Ministro Sangiuliano รจ una figura di spicco. Boccia non risparmia una frecciata polemica sul suo ruolo politico: “Tredici mesi fa non era buono come Ministro oggi pare essere buono per la Campania”. Questa affermazione suggerisce una critica alla percezione e all’utilizzo politico della figura di Sangiuliano nel contesto locale.
Il comunicato si conclude con una nota sarcastica: “Mi verrebbe da dire ironicamente, anche le vie del Signore sono finite per la ‘famiglia’ Sangiuliano”. Questa chiosa rafforza il tono accusatorio e polemico della dichiarazione di Maria Rosaria Boccia, che promette di riaccendere il dibattito su dinamiche personali e politiche in vista delle prossime consultazioni regionali.
