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La visita di Mattarella a Casal di Principe diventa un caso: i familiari dei morti per mano della camorra insorgono. Il Quirinale ha selezionato solo 3 vittime

 

Non tutti morti per mano della camorra sono uguali. Domani il Capo dello Stato Sergio Mattarella sarร  a Casal di Principe per rendere omaggio a Don Peppe Diana, prete ammazzato dalla camorra il 19 marzo di 19 anni fa. Ma sulla visita del Capo รจ scoppiato il caos. I familiari delle vittime di camorra vogliono incontrare il Presidente. Ma il cerimoniale del Quirinale ha fissato in 3 il numero massimo di persone da incontrare. Sono state selezionate solo le vittime insignite della medaglia al valor civile. Sono Federico Del Prete, Domenico Noviello e Salvatore Nuvoletta. Tre eroi della lotta alla camorra nelle terre dei Casalesi. Il numero ristretto ha fatto infuriare i familiari delle altre vittime. Ecco che allora dal Quirinale il cerimoniale ha allungato lโ€™elenco fino a 6. Ancora pochi. La protesta รจ esplosa.

Ecco il balletto delle note

La prima nota del coordinamento delle vittime innocenti della criminalitร  incendia il fuoco: Il Coordinamento dei familiari di vittime innocenti della criminalitร  organizzata della provincia di Caserta non sarร  presente martedรฌ 21 marzo alla visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Casal di Principe per ricordare la figura di don Peppe Diana, il sacerdote ucciso dai Casalesi il 19 marzo del 1994. In una nota, il coordinamento esprime ‘delusione’ per la decisione degli organizzatori di invitare i familiari di tre vittime insignite di medaglia d’oro al valore civile, ovvero Domenico Noviello (imprenditore ucciso nel 2008 dal gruppo stragista guidato da Giuseppe Setola perchรจ aveva fatto arrestare alcuni estorsori dei Casalesi), Federico Del Prete (sindacalista degli ambulanti ucciso il 18 febbraio 2002 perchรจ si opponeva al pizzo del clan) e Salvatore Nuvoletta (carabiniere ucciso dai Casalesi il 2 luglio del 1982 per vendetta dopo un conflitto a fuoco tra militari e camorristi), e di riservare al coordinamento la scelta di ulteriori tre familiari di vittime, escludendo gli altri. “Noi familiari di vittime innocenti della criminalitร  organizzata della provincia di Caserta – si legge – siamo molto rammaricati che gli organizzatori non hanno previsto la partecipazione all’evento di tutti i familiari del territorio, accettando la presenza solo di alcuni. Non possono e non devono esistere vittime differenziate o maggiormente importanti. Casal Di Principe ha pagato un prezzo altissimo di sangue e la presenza di tutti sarebbe stata una carezza, una mano tesa ed in parte anche una riconciliazione con una realtร  che ci ha portato tanta sofferenza. รˆ importante che il Capo dello Stato abbracci simbolicamente per portare un po’ di conforto. Ci sono ancora vittime innocenti non riconosciute, nonostante la loro provata innocenza, e questo non puรฒ essere trascurato nel giorno della Memoria. Don Diana – conclude la nota – ci ha insegnato la forza della parola, per questo non siamo rimasti in silenzio. Siamo vicini al lavoro encomiabile fino ad ora svolto da parte di numerose associazioni per il territorio, ma auspichiamo che tutto possa trovare una giusta soluzione e che mai altri familiari di vittime innocenti debbano sentirsi di troppo e non accettati”.

Interviene il coordinamento regionale per placare gli animi: โ€œIl direttivo del Coordinamento regionale campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalitร , pur comprendendo il dolore dei familiari delle vittime innocenti della provincia di Caserta per la mancata partecipazione di tutti alla visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prevista il 21 marzo a Casal di Principe per omaggiare la memoria di don Giuseppe Diana, dichiara di aver appreso solo successivamente le iniziative mediatiche di alcuni singoli, e invita a considerare nella giusta luce i criteri, di cerimoniale e di sicurezza, che animano determinate decisioni. Confidiamo che la sensibilitร  di tutte le istituzioni coinvolte saprร  raccogliere il dolore che scaturisce dalla volontร  di memoria e di riconoscimento di ciascuna vittima e agevolare, nei limiti dell’economia della giornata, l’opportunitร  di accogliere quanti piรน familiari possibili.โ€. Domani sono attese clamorose proteste.