Politica

La pax azzurra in Forza Italia: fuori tutti i caldoriani. Asse Cesaro-Carfagna

pax azzurra Cesaro Carfagna

La pax azzurra in Forza Italia: fuori tutti i caldoriani. Asse Cesaro-Carfagna

pana

E’ stata ribattezza la pax azzurra: è il patto siglato in Campania tra i Cesaro e la truppa del ministro Mara Carfagna. Un asse che punta a far fuori dalla gestione del partito l’ala legata all’ex governatore Stefano Caldoro.

La prima testa a cadere è stato Stanislao Lanzotti, che si è dimesso dal coordinamento cittadino di Napoli. Lo schema prevede la riconferma di De Siano alla guida del partito in Campania. Poi: un uomo di Carfagna a Napoli (ipotesi Paolo Russo), Cosimo Sibilia ad Avellino, Carlo Sarro a Caserta, Enzo Fasano a Salerno. Un vero e proprio rastrellamento politico contro Martusciello e Caldoro.

 

Leggi anche

De Luca, isole covid free? Sì, dopo vaccini agli anziani

Quando finiamo questo cosa facciamo? Magari abbiamo dosi di Astrazeneca e possiamo farle a una popolazione limitata di isole che sono un brand mondiale come Capri e Ischia”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in un’intervista che andrà in onda stasera a Porta a Porta.

“Capri e Ischia – ha detto – possono darci una ricaduta enorme. Cominciamo quando finiamo gli anziani e i fragili, ma i centri vaccinali hanno una loro autonomia, quando ci sono residui è meglio usarli per vaccinare quante più persone possibile. Possiamo muoverci con tranquillità, spirito unitario e onestà intellettuale. Per il turismo i tempi sono decisivi, se entro maggio non prendiamo misure regaleremo a Spagna, Grecia e Croazia milioni di turisti”.

E poi: “Chiedo che il commissario nazionale renda pubblici i dati sui vaccini distribuiti regione per regione in base alla popolazione e che sia reso pubblico il dato delle tipologie dei vaccini distribuiti. La Campania – ha detto – ha il 9.6% della popolazione italiana, ci spetta quella percentuale di dosi. Ora ce ne danno un po’ di più di Astrazeneca su cui c’è stato qualche rifiuto, a mio parere sbagliato.

Ma non possiamo obbligare i cittadini. A me interessa che ci sia in Italia lo stesso impegno per tutti i cittadini del paese, credo che l’impegno sia quello e sia importante mantenerlo oggi, non quando siamo passati a miglior vita. Io sono d’accordo con il commissario Figliuolo quando dice che dobbiamo avere criteri omogenei in tutta Italia.

Cominciamo ad averne anche nella distribuzione dei vaccini, la Campania ha accettato che andassero prima più vaccini in Regioni con più anziani ma con l’accordo che poi si rispettasse il numero di vaccini rispetto alla popolazione: ad oggi mancano alla Campania 250.000 dosi”.