Cronaca

Giallo Denise Pipitone, la mamma ci crede ancora: “Voglio vedere il DNA”

Ho sempre pensato che, al 99 per cento, questa ragazza trasformata dalla Tv russa in una sgradevole attrazione popolare non fosse Denise…», si lascia sfuggire l’avvocato Giacomo Frazzitta mentre a Mosca sta per andare in onda la «finta diretta» con il confronto dei gruppi sanguigni di Olesya Rostova, la giovane rapita da piccola e in cerca dei genitori, e di Denise Pipitone, la bimba rapita in Sicilia il primo settembre del 2004.

È forse un modo per smentire una sua ammissione di diverso taglio circolata nelle ore precedenti, ma l’avvocato di Piera Maggio, la mamma di Denise, comunque lascia aperta la possibilità che si tratti della stessa persona: «Non ci crediamo, ma non possiamo escludere nulla. Infatti, chiediamo il controllo del DNA. Ma lo chiediamo per vie legali alla Procura di Marsala perché si proceda alla rogatoria internazionale».

Tutto lascia pensare quindi che non ci siano certezze al termine della trasmissione Lasciali parlare registrata martedì sera. E lo stesso Frazzitta, irritato «dalla tecnica della Tv russa di trasformare il caso in un fenomeno da baraccone mediatico» svela le incertezze e l’approssimazione dello stesso giovane conduttore: «A un tratto presenta un’altra ragazza e dice che è la sorella di Olesya annunciando che forse andranno insieme in Sicilia. Ma che ci dovrebbero venire a fare se fossero due sorelle e quindi insieme totalmente estranee alla vicenda di Denise? Loro parlavano e sul megascreen compariva il mio faccione che rideva per le stupidaggini echeggiate in studio. Ovviamente non mi vedranno più in trasmissione. Ma, avendo promesso il no comment sul confronto dei gruppi sanguigni a trasmissione in corso, tengo fede…».

«Baraccone»

Rivela una sola soddisfazione Frazzitta, confidando i complimenti ricevuti dall’interprete che faceva da trait d’union: «A registrazione conclusa, il mio ego è lievitato. Mi ha detto che uno con gli attributi come me non lo aveva mai visto: ”Ho fatto da interprete perfino a Gorbaciov, ma non dimenticherò le sue durissime parole contro la Tv russa e contro il ‘baraccone’ messo in piedi”. Appunto: un trash bestiale dal quale noi italiani non possiamo non prendere le distanze, fortunati come siamo a vivere in un paese dove il giornalismo è ben altra cosa».

 

Da Il CorrieredellaSera