Una maggioranza composta da Pd, M5S e Forza Italia, come quella che in Europa ha votato per Ursula von der Leyen? Se si dovesse verificare questa condizione e questa premessa la valuteremo. Si tratterebbe di un passaggio senz’altro significativo dal punto di vista politico. Ma in questo momento quello che auspico e’ altro: coesione e spirito di squadra per questa maggioranza”.
Cosi’ il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una lunga intervista a tutto campo al direttore de ‘Il Foglio’ Claudio Cerasa. In merito all’economia, per il 2020 “il primo obiettivo e’ che le misure antievasione possano restituire risorse dall’economia sommersa” per “abbassare le imposte”. Tra gli altri obiettivi, la crescita dei tassi di occupazione e di natalita’, dice Conte, che auspica l’avvio di “un piano casa dedicato alle giovani coppie”. Su quota 100, “penso che si possa aprire una discussione – spiega il premier – questo non significa senz’altro abolire la misura, ma ricordo che e’ nata come misura transitoria”. Quanto al reddito di cittadinanza, “e’ una misura di civilta’ e di giustizia sociale. Dobbiamo continuare a monitorare la sua applicazione e rafforzare il suo collegamento” al lavoro. In tema giustizia, sulla prescrizione, “il nostro obiettivo e’ garantire la giusta durata del processo e sono sicuro che ci riusciremo, introducendo vari meccanismi garantisti, ma mantenendo al contempo la nuova norma sulla prescrizione”, dichiara il premier, che sul Caso Gregoretti non entra nel merito, ma osserva: “Un responsabile di governo e’ ancora piu’ soggetto alle leggi rispetto a un normale cittadino”. Passando agli esteri, sulla Libia, Conte rivendica la “coerenza” della posizione italiana, che punta al “benessere e alla prosperita’ del popolo libico. Per giungere a questo risultato abbiamo appoggiato, in linea con l’Onu, il governo di accordo nazionale presieduto da Serraj.
Ciononostante abbiamo sempre mantenuto un approccio inclusivo”, coltivando il dialogo anche con il generale Haftar. In Libia, sottolinea Conte, “lavoriamo per trovare soluzioni politiche e cerchiamo, per quanto possibile, di fare il massimo per evitare che si consolidi un conflitto ‘per procura’, con attori esterni che invece di contribuire al dialogo e a una soluzione politica, finiscano per alimentare il conflitto armato”. Il premier definisce “incoraggiante” l’esito dell’incontro a Istanbul tra Erdogan e Putin, e ribadisce il sostegno al processo di Berlino nella strada per arrivare “a un accordo tra le parti che offra una prospettiva politica”. Sulla missione Sofia, “possiamo senz’altro riprendere in considerazione la piena potenzialita’ operativa”. Sulla questione mediorientale, Conte auspica l’apertura di una “fase di de-escalation”. Per i militari italiani c’e’ “massima attenzione, ma per il momento le missioni non cambiano, fermo restando il costante monitoraggio in termini di sicurezza”. “L’occidente non puo’ tirarsi indietro – aggiunge – di fronte al rischio del terrorismo e questo e’ il motivo per cui facciamo parte della coalizione anti Daesh”. Sullaย Russia, “non ho mai sostenuto la rimozione delle sanzioni tout court, ma l’Italia e’ in prima fila per favorire il dialogo e la realizzazione delle condizioni per il superamento del sistema sanzionatorio”, conclude.