Cronaca

Lunedì amaro a Napoli, arriva lo sciopero dei trasporti: cosa funziona e cosa no

sciopero 13 ottobre

Giornata difficile per i pendolari e i viaggiatori partenopei: è stato proclamato uno sciopero di 4 ore dalle ore 08:30 alle 12:30 del personale delle linee vesuviane di EAV, su iniziativa del sindacato Faisa-Confail, con l’obiettivo di denunciare gravi criticità nell’organizzazione aziendale.

La misura interessa solo il personale ferroviario: gli orari garantiti prima dello sciopero prevedono partenze da Napoli per Sorrento alle 8:05, per Sarno alle 8:10, per Torre Annunziata alle 8:26, per Poggiomarino alle 8:14; dopo la ripresa del servizio – alle 12:53 da Napoli verso Sorrento, alle 13:34 verso Sarno, e analoghe partenze per le altre direttrici.  Tuttavia, durante l’astensione, le corse saranno operate solo in funzione del personale non aderente allo sciopero.

Ai disagi del mattino si aggiunge una modifica già annunciata per la metropolitana Linea 1: per quattro giorni consecutivi, da lunedì 13 a giovedì 16 ottobre, la linea chiuderà in anticipo per consentire lavori tecnici alla stazione Tribunale. Le ultime corse sono previste alle 20:48 da Piscinola e alle 21:16 dal Centro Direzionale.

Le reazioni non si sono fatte attendere: associazioni di pendolari evidenziano che l’orario dello sciopero colpisce in pieno la fascia di punta, penalizzando studenti, lavoratori, chi usa il servizio per recarsi in ufficio o a lezione. Le criticità nella pianificazione dei treni, la scarsa frequenza e la ridotta copertura delle linee urbane sono temi ricorrenti che oggi tornano al centro del dibattito pubblico.

Resta da verificare l’adesione effettiva: nell’ultimo sciopero del 23 luglio, la percentuale risultò attorno al 3,39%. Se l’adesione dovesse restare bassa, i disagi potrebbero essere ridotti; ma qualora aumentasse, si profila una mattinata difficile per la mobilità cittadina.

In sintesi, per lunedì 13 ottobre Napoli si prepara a far fronte a possibili interruzioni nel servizio ferroviario vesuviano e a una metropolitana con orari ridotti, in un momento in cui la domanda di trasporto pubblico resta elevata e le esigenze dei pendolari acute.