Terremoto giudiziario scuote il comune casertano di Santa Maria a Vico. All’alba di oggi, la Guardia di Finanza di Caserta, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha eseguito sei ordinanze di custodia cautelare (alcune in carcere, altre ai domiciliari) nei confronti di altrettanti indagati. Le accuse, pesantissime, vanno dallo scambio elettorale politico-mafioso all’induzione indebita, fino alla rivelazione di segreti d’ufficio e al favoreggiamento.
Le Indagini: Voti in Cambio di Affari
L’inchiesta, coordinata dal procuratore Nicola Gratteri, si รจ concentrata sui presunti rapporti illeciti intercorsi tra esponenti dell’amministrazione comunale di Santa Maria a Vico e figure ritenute vicine al clan camorristico Massaro, storicamente attivo sul territorio. Le indagini hanno preso il via nel periodo a ridosso delle elezioni comunali del settembre 2020.
Secondo gli inquirenti, esponenti della criminalitร organizzata locale avrebbero promesso e garantito un pacchetto di voti a determinati candidati, con l’obiettivo di ottenere, una volta eletti, favori e appalti per i propri interessi economici. Le intercettazioni avrebbero rivelato una vera e propria pianificazione della distribuzione dei voti, tanto precisa da garantire l’elezione non solo dei candidati “amici”, ma persino di un esponente della lista avversaria, al fine di assicurargli la permanenza in Consiglio Provinciale.
Gli Interessi del Clan: Cimitero, Chioschi e Aree Fieristiche
Dopo le elezioni, sarebbero emersi gli interessi concreti che il gruppo criminale intendeva perseguire grazie alla presunta connivenza degli amministratori eletti. Tra i principali affari nel mirino, secondo la Procura, ci sarebbero stati:
- L’ampliamento del cimitero comunale e la realizzazione di un impianto di cremazione, la cui gestione sarebbe stata affidata a una societร con un socio occulto legato al clan.
- La riassegnazione della concessione per un chiosco-bar a familiari di un pregiudicato, chiudendo un occhio su canoni pregressi non pagati e su abusi edilizi.
- La gestione di una nuova area fieristica, la cui realizzazione sarebbe stata favorita da alcuni consiglieri comunali coinvolti.
- Pressioni su una societร aggiudicataria di un appalto per ottenere l’assunzione di un fiancheggiatore del clan.
Le Misure Cautelari e la Presunzione di Innocenza
Il provvedimento eseguito oggi รจ una misura cautelare emessa in fase di indagini preliminari. Gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva e avranno la possibilitร di impugnare le misure nei modi previsti dalla legge. L’operazione della DDA e della Finanza riaccende perรฒ i riflettori sulle infiltrazioni della camorra negli enti locali della provincia di Caserta.