Un commento che scivola dal politico al personale, innescando un’immediata ondata di indignazione. ร bufera su Paolo Mieli, noto giornalista e saggista, per le parole utilizzate questa mattina durante la trasmissione “24 Mattino” su Radio 24 per descrivere Souzan Fatayer, docente universitaria, mediatrice culturale di origini palestinesi e candidata alle prossime elezioni regionali in Campania con Alleanza Verdi e Sinistra (AVS).
Il Contesto e la Frase Incriminata
Durante la sua consueta rassegna stampa, Mieli stava commentando le candidature per le Regionali campane. Dopo aver introdotto Fatayer definendola “la palestinese napulitana che esalta Hamas”, ha aggiunto un commento sul suo aspetto fisico: “Una signora in leggerissimo sovrappesoโฆ”.
La frase ha immediatamente suscitato la reazione del conduttore, Simone Spetia, che ha tentato di arginare Mieli: “Paolo, questo perรฒ รจ poco importante dai, รจ poco importante”. L’intervento non ha fermato il giornalista, che ha rincarato la dose, provando a giustificare il commento in modo ancora piรน controverso: “Perรฒ se lรฌ la campagna รจ sulla fame, la carestiaโฆ non lo dico come giudizio esteticoโฆ”. Un tentativo di collegare l’aspetto fisico della candidata alla sua presunta inadeguatezza nel parlare della crisi umanitaria a Gaza.
Le Immediate Reazioni di Condanna
Le parole di Mieli hanno scatenato la ferma condanna da parte del mondo politico e civile. Il primo a intervenire รจ stato Rosario Visone, co-portavoce regionale dei Verdi in Campania: “Queste dichiarazioni sono inaccettabili e rappresentano un grave scivolamento sul piano del rispetto personale e della dignitร umana. Ridurre una candidata a un commento offensivo sull’aspetto fisico รจ un gesto che nulla ha a che vedere con il legittimo confronto politico”.
Ancora piรน duro il commento di Rosario Andreozzi, consigliere comunale di sinistra: “Quello che รจ successo stamattina a Souzan รจ vergognoso. Paolo Mieli, un uomo con un immenso potere mediatico, […] ha pensato di poterla insultare parlando del suo corpo. Non delle sue idee, non del suo impegno politico, ma del suo corpo. ร sessismo, รจ razzismo, รจ violenza verbale”.
Un Commento che Fa Discutere
L’episodio solleva questioni profonde sul livello del dibattito pubblico e sui limiti del commento giornalistico. Spostare l’attenzione dall’analisi politica all’attacco personale basato sull’aspetto fisico รจ stato percepito come un atto grave, specialmente se rivolto a una donna e utilizzando stereotipi potenzialmente razzisti e sessisti. La vicenda accende i riflettori sulla responsabilitร di chi ha una voce influente nei media e sulla necessitร di mantenere il confronto politico su un piano di rispetto e correttezza, senza scadere in commenti offensivi e irrilevanti.