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Napoletano juventino o interista è un ossimoro ma napoletano juventino o interista ed anti napoletano è una mostruosità

Napoletano juventino o interista è un ossimoro ma napoletano juventino o interista ed anti napoletano è una mostruosità. Se il primo conserva il pudore di vivere una diversità in modo discreto il secondo ostenta, provoca, rivendica.

L’interista anti napoletano dice che su Mertens non c’era rigore perché non avrebbe mai segnato su quell’azione: come dire che l’espulsione scatta solo alla frattura bi-ossea di gamba. Già è complicato capire perché un napoletano tifi Inter, capire il napoletano anti napoletano è di certo un’impresa.

Questa riflessione mi ha particolarmente impegnato nel dopo Atalanta-Napoli e qualche motivazione sono anche riuscito ad immaginarla.

A-da bambino il napoletano interista anti napoletano è capitato in una classe tutta di figli di ultras della curva B che tutti i lunedì, a prescinde dai risultati della domenica, lo suonavano come un tamburo;

B-lo sciagurato si è beccato l’epatite con la zuppa di cozze del giovedì santo;

C-arrivato ai 20 anni preso atto che essendo lo sfigato del gruppo nessuna gliela dava è andato d’estate in Val di Non a cogliere mele ed ha conosciuto una procace allevatrice di vacche di alpeggio con due tette che una sola poppata mandava un neonato a fare il soldato.

La santa donna ha concesso allo sfigato le proprie grazie nell’intimità di una stalla,dove tra muggiti e flatulenze al profumo di Ricolas, lo ha portato all’acme del piacere a patto e condizione di sentirlo gridare “forza Inter”: così si è consumato l’indimenticabile iniziazione.