Aveva tempo fino a fine mese, ma la commissione dei garanti ha agito in anticipo e lunedรฌ 11 ottobre ha firmato un provvedimento di quattro pagine con il quale di fattoย conferma la legittimitร della decisione della Commissione disciplinare dellโAzienda sanitaria dando il via libera al licenziamentoย dellโex direttore dellโUnitร operativa di ostetricia e ginecologia del Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo. ยซMolteplici fatti di indubbia e rilevante gravitร supportati da una cospicua documentazioneยป, scrivono i garanti in riferimento allโinchiesta nataย dopo la scomparsa della ginecologa forlivese Sara Pedri, lo scorso 4 marzo.
Tateo non si dimette
Una decisione che non sorprende la difesa, ma non per questo non lascia una certa amarezza perchรฉ โ insiste il difensore, il professor Vincenzo Ferrante โ anche questa volta ยซnon sono state esaminate le circostanze difensive, ci attendevamo una motivazione che tenesse conto della situazione complessivaยป. Ferrante parla di ยซun abusoยป, annunciando il ricorso davanti al giudice del lavoro. Un passaggio scontato eย ora anche il posto di direttore dellโUnitร operativa complessa di ostetricia e ginecologia dellโospedale di Cittadella, per il quale il primario era in lizza, sembra sfumare. Il colloquio era fissato per il 17 ottobre, ma lโavvocato parla di una ยซquestione di integritร ยป. Tateo ha sempre tirato dritto, ยซnon ha mai pensato di dimettersi, perchรฉ convinto di aver sempre agito correttamente e nellโinteresse dellโAzienda sanitariaยป.ย Una posizione molto distante da quella, invece, espressa dalla famiglia di Sara Pedri, in primis la sorella Emanuela.
ยซComportamenti incompatibiliยป
Maย il provvedimento del Comitato dei garanti, presieduto dallโavvocato Maurizio Roat e composto dalla dottoressa Grazia Pocher, funzionario nel Dipartimento salute e dallโavvocato Federico Normanni, conferma le conclusioni della commissione disciplinare che a inizio settembre aveva chiesto il licenziamento (ยซper fatti oggettivi gravissimiยป, si legge nel documento) del primario travolto del terremoto scoppiato nel reparto di ginecologiaย dopo la scomparsa della dottoressa Sara Pedri, 31 anni, di Forlรฌ e il clima emerso dal reparto. Nel documento i garanti definiscono la misura del licenziamento ยซcoerente e congruaยป e parlano di ยซplurime circostanze e comportamenti incompatibili con i propri obblighiยป,ย in particolare violando ยซlโobbligo di mantenere il benessere organizzativo del reparto e atteggiamenti ispirati a principi di lealtร e trasparenzaยป.ย La stessa Pedri, in alcune lettere, aveva esternato il suo disagio. In sintesi secondo il Comitato dei garanti la misura del licenziamento รจ ยซcoerente proporzionataยป. Nessun atto illegittimo, secondo i garanti, neppure per quanto riguarda il Comitato stesso, nominato quando di fatto la decisione della Commissione disciplinare era giร stata presa, tema sollevato con forza dalla difesa. I garanti sottolineano che il Comitato unico di garanzia รจ stato istituito nel 2013, รจ la nomina dei componenti che risale a settembre.
Le contestazioni e la difesa
Sono 17 le contestazioni mosse sulla base delle testimonianze raccolte di 110 dipendenti, tra medici, infermieri e ostetriche, tra questi ci sono anche sei ginecologhe che si sono rivolte agli avvocati Andrea de Bertolini e Andrea Manca eย avevano parlato di ยซvessazioni mortificantiยป. Poi cโerano i turni ยซmassacrantiยป e i colloqui nello studio del primario buio, ยซilluminato solo dalla luce da tavoloยป, aveva raccontato una ginecologa โ o la richiesta di insonorizzare la porta, ยซma per motivi di privacyยป, secondo la difesa. Accuse che la difesa ha sviscerato in piรน memorie corpose, ma che secondo lโavvocato Ferrante non sarebbero state tenute minimamente in considerazione dal Comitato dei garanti.ย ยซร un provvedimento che ci lascia molto perplessi โ continua il difensore โ hanno agito come se tutti i documenti che abbiamo portato non fossero di provenienza aziendaleยป. Il legale si riferisce ai registri dei turni in sala operatoria che smentirebbero le accuse di alcune ginecologhe.
Il contenzioso si allarga
ยซNessuno รจ stato allontanato o bandito dalla sala operatoria โ continua il legale โ, le deposizioni dei collaboratori sono smentite dai documenti, sono dichiarazioni raccolte senza un contradditorio nellโambito di unโattivitร che non รจ prevista da alcuna norma di legge. Il ministero si rifiuta di consegnarci gli atti, siamo fuori dai confini legittimi.ย Adesso sarร lโAzienda sanitaria a doversi assumere le proprie responsabilitร davanti a un giudice e provare le 17 contestazioni e se il Tribunale ci darร ragione pagare un corposo risarcimentoยป.