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Fico non tocca palla a Napoli e si scaglia contro Di Maio. Il ministro degli Esteri: “Classico fallo di frustrazione”

 

Roberto Fico non tocca palla in Campania su eletti e assessori e se ne va con Giuseppe Conte. Tra i diamaiani c’è la certezza che l’attacco di Fico contro Di Maio sia il classico fallo di reazione.

Le tensioni tra i due big campani si trascinano dalle elezioni comunali scorse a Napoli. La pattuglia fichiana non è riuscita ad eleggere consiglieri. Ed anche nella scelta degli assessori nella giunta Manfredi è stata decisiva la componente dimaiana. E così anche nei comuni al voto in provincia. Roberto Fico non pervenuto.

La vendetta del presidente della Camera si è consumata oggi con l’affondo contro Di Maio: “In questo momento ci sono delle frizioni all’interno del Movimento, ma non riesco a comprendere che il ministro degli Esteri Di Maio attacchi su delle posizioni rispetto alla Nato e all’Europa che nel Movimento non ci sono e di cui non si dibatte ne’ ora ne’ prima” – attacca il numero uno di Montecitorio

Di Maio ignora e affida la replica al suo portavoce Giuseppe Marici: “Stupiti e stanchi per gli attacchi che diversi esponenti M5S, titolari anche di importanti cariche istituzionali, oggi hanno rivolto al ministro Di Maio, impegnato in questo momento a rappresentare l’Italia all’importante tavolo europeo del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, dove si sta discutendo della guerra in Ucraina. Il ministro Di Maio non replichera’ a nessuno degli attacchi che sta ricevendo in queste ore. C’e’ un limite a tutto, ciononostante non si puo’ indebolire il governo italiano davanti al mondo che ci osserva, in una fase cosi’ delicata“.