La storia che vi racconteremo ha il volto della dipendenza. Eโ sporco, inciso dal tempo e dal peso della collera. A odiare si impara in fretta, la pelle lo sa e disegna solchi attorno a occhi e bocca. Lโodio fissa quellโespressione come una mano di smalto. La dipendenza poi, la trasforma in una maschera.
Dicevamo che il racconto di oggi ne ha le sembianze. Non una ma tante: droga, alcol, gioco dโazzardo, violenza e prevaricazione. Unโidra che si nutre di silenzi e di insulti, che divoraย la serenitร di una famiglia di Pollena Trocchia, piccola cittadina ai piedi del Vesuvio.
Il matrimonio
Moglie, marito e 4 figlie. Un matrimonio come tanti fino al 2005 quando tossicodipendenza e ludopatia complicano le cose. La prima mano alzata, il primo insulto, le minacce. Poi il copione si ripete giorno dopo giorno. Cโรจ la rottura, la scelta forzata di vivere da separati in casa. La violenza cova sotto la cenere, con le recriminazioni e vecchi sospetti che diventano mostri. Lei prova a rialzarsi, una storia con un altro uomo puรฒ farla respirare.
Poi lโescalation. Il marito ormai ex alterna picchi di violenza a tentativi di riconciliazione. Cambierรฒ e saremo una famiglia felice, ti vestirรฒ dโoro come la Madonna, dice. Il rifiuto peggiora le prospettive e allora il tempo ne sarร testimone: โle cose si fanno a tempo debitoโ.
Ed รจ cosรฌ che finisce, o inizia. Con le mani annerite che consegnano ai Carabinieri una carta di identitร abbrustolita. Con la puzza di bruciato impregnata nei vestiti.
Lโuomo, 54enne, ha incendiato la loro casa. Delle loro cose non รจ rimasto nulla. Tutto in fiamme, nero come il carbone. Fortuna ha voluto che nessuno fosse allโinterno. Nessuno รจ rimasto ferito, almeno fisicamente. Lei osserva il buio dentro casa e ripete ad una delle figlie, โguarda che ha combinatoโ, โla mia casa, le mie coseโฆโ.
La confessione
Il 54enne si consegnerร ai Carabinieri di Cercola, confessando tutto. Risponderร di maltrattamenti, incendio doloso e sequestro di persona e rapina.
Gli ultimi due reati perchรฉ prima di porgere i polsi per le manette, aveva aggredito un passante davanti casa. Gli aveva strappato da mano il telefono, contestandogli una relazione con lโex moglie. Cercando furiosamente tracce del tradimento sul display dello smartphone, il 54enne ha imprigionato la vittima in un cortile, impedendogli di uscire. Eโ ora in carcere, in attesa di raccontare al giudice le sue ultime 24 ore e di rispondere di anni di vessazioni denunciati dalla donna.