Cronaca

Campi Flegrei, nuova scossa di terremoto. I dati

scossa campi flegrei

Nuova scossa di terremoto registrata questa mattina 18 ottobre ai Campi Flegrei. Un nuovo evento tellurico รจ stato registrato nell’area della caldera. Si tratta di una scossa di magnitudo 1.5, un’intensitร  relativamente bassa ma sufficiente a essere percepita dai residenti nelle zone piรน vicine all’epicentro, alimentando la consueta apprensione legata al fenomeno del bradisismo.

I Dati Ufficiali dell’Osservatorio Vesuviano

L’Osservatorio Vesuviano, sezione napoletana dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha comunicato i dettagli del sisma. L’evento si รจ verificato alle ore 08:50 di questa mattina. L’epicentro รจ stato localizzato con precisione nell’area della Solfatara, uno dei punti piรน attivi della caldera flegrea.

La profonditร  stimata dell’ipocentro รจ stata di circa 2.5 chilometri. Come spesso accade in questa zona, la superficialitร  del terremoto ha contribuito a renderlo avvertibile in superficie, nonostante la magnitudo contenuta.

Il Boato e le Segnalazioni dei Cittadini

Molti abitanti dell’area puteolana e dei quartieri napoletani limitrofi (come Bagnoli e Agnano) hanno riferito di aver udito, insieme al tremore, anche un boato sordo, un rumore tipico che accompagna le scosse flegree dovuto alla fratturazione delle rocce superficiali e alla pressurizzazione dei fluidi nel sottosuolo.

Subito dopo l’evento, numerose segnalazioni sono apparse sui social network, con i cittadini che si scambiavano informazioni e confermavano di aver avvertito la scossa. Al momento, fortunatamente, non si registrano danni a persone o cose.

Un Fenomeno Costante: il Contesto Bradisismico

Questa scossa si inserisce nel contesto della crisi bradisismica in corso, caratterizzata da un lento ma costante sollevamento del suolo e da una sismicitร  persistente. Solo nella tarda serata di ieri, un altro evento di magnitudo 2.5 era stato registrato nella stessa area, anch’esso avvertito dalla popolazione.

Sebbene questi eventi rientrino, secondo gli esperti, nella normale dinamica del fenomeno, la loro frequenza contribuisce a mantenere alto il livello di attenzione e, talvolta, di preoccupazione tra chi vive nell’area. L’INGV-Osservatorio Vesuviano continua il monitoraggio H24 della caldera, analizzando ogni dato per seguire l’evoluzione della situazione.