Cronaca

Regionali Campania, arrestata la candidati Veronica Biondo e il sindaco di Santa Maria Andrea Pirozzi

Un’operazione congiunta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, guidata da Nicola Gratteri, e della Guardia di Finanza di Caserta ha scosso il comune di Santa Maria a Vico. Questa mattina sono scattati gli arresti nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza gravi reati, tra cui il voto di scambio politico-mafioso, l’induzione indebita a dare o promettere utilitร , la rivelazione di segreti d’ufficio e il favoreggiamento personale.

Tra i destinatari delle misure cautelari spiccano nomi eccellenti dell’amministrazione locale: il sindaco Andrea Pirozzi (65 anni, eletto nel 2020 con “Cittร  Domani 2.0” con oltre il 70% dei voti) e la sua vice, Veronica Biondo (37 anni), che era fino a ieri una candidata di punta per Forza Italia alle imminenti Elezioni Regionali in Campania. Entrambi sono stati posti ai domiciliari, cosรฌ come il consigliere di maggioranza Giuseppe Nuzzo e l’ex assessore Marcantonio Ferrara. Per i presunti elementi di spicco del clan Massaro, Raffaele Piscitelli e Domenico Nuzzo, si sono aperte le porte del carcere.

Il Cuore dell’Indagine: Elezioni 2020 e Influenza del Clan

L’inchiesta, partita nel 2020, ha ricostruito un presunto intreccio tra politica e criminalitร  in occasione delle amministrative di Santa Maria a Vico. Secondo l’accusa, il clan Massaro avrebbe garantito un significativo supporto elettorale ai candidati coinvolti, ottenendo in cambio, dopo l’elezione, favori e atti amministrativi a proprio beneficio.

Le indagini della Guardia di Finanza avrebbero evidenziato la capacitร  del clan di veicolare un numero elevato di preferenze, tale da condizionare l’esito elettorale. Si ipotizza che i voti siano stati indirizzati non solo verso la lista del sindaco Pirozzi, ma anche verso un candidato di una lista avversaria, per garantirgli la permanenza nel ruolo di consigliere provinciale. Intercettazioni avrebbero rivelato che i referenti del clan erano a conoscenza dell’esito elettorale in anticipo, preannunciando ai candidati persino i ruoli che avrebbero ricoperto nell’amministrazione.

Affari e Favori: Dal Cimitero al Chiosco Abusivo

In cambio del sostegno elettorale, le pretese del clan sarebbero state molteplici e concrete. Tra gli interessi individuati dagli inquirenti:

  • La realizzazione di un impianto di cremazione attiguo al cimitero comunale, con l’affidamento della gestione a una societร  di cui un affiliato sarebbe diventato socio occulto.
  • L’ottenimento della concessione comunale di un chiosco-bar nella frazione San Marco, nonostante fosse gravato da gravi abusi edilizi e con la mancata riscossione di canoni pregressi non versati.
  • Pressioni per l’assunzione di un fiancheggiatore del clan presso una societร  aggiudicataria di un appalto comunale.
  • Interesse nella gestione di un’area fieristica da realizzare tramite un apposito regolamento comunale, con l’attivazione di consiglieri per tale scopo.

Imbarazzo Politico e Ricadute sulle Regionali

L’arresto della vicesindaca Veronica Biondo, figura emergente di Forza Italia e ufficialmente presentata come candidata alle Regionali del 2025, getta un’ombra imbarazzante sul partito e sull’intera campagna elettorale. L’episodio potrebbe riaccendere il dibattito sulle “liste pulite” e sull’opportunitร  di alcune candidature, con immediate ricadute sullo scenario politico campano.

Le indagini sono ancora in fase preliminare e i soggetti coinvolti godono della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Tuttavia, l’operazione rappresenta un duro colpo alle presunte infiltrazioni criminali negli enti locali e promette ulteriori sviluppi.