“Conosco così bene Fico che ho scelto Cirielli”. A dirlo è la consigliera regionale uscente Marì Muscarà durante la sua presentazione nella lista di Edmondo Cirielli, in campo come candidato Presidente della Regione Campania. “Basta al clientelismo”era la sua crociata. Evidentemente, però, la consigliera uscente o non sa o non legge i giornali. Nulla da dire sulla pulizia etica del candidato Cirielli. Persona impeccabile. Uomo tutto d’un pezzo di sani principi, mettendo la famiglia al primo posto.
Il primo caso riguarda Italo Giuseppe Cirielli, figlio del viceministro. Laureato con lode alla Luiss, il giovane Cirielli, già con un’esperienza da consigliere comunale a Cava de’ Tirreni e un ruolo di responsabilità negli enti locali del partito, così come riporta il quotidiano ( Domani, a cura di Stefano Iannaccone) è entrato a far parte dello staff dell’eurodeputato di FdI Alberico Gambino. Una scelta che, secondo i detrattori, rappresenterebbe un classico esempio di “familiarismo”, un modo per posizionare il rampollo in vista di una futura carriera politica.
Italo Cirielli ha respinto fermamente le accuse, rivendicando la storia della sua famiglia come una “missione” al servizio del territorio, dove le ambizioni personali sono sempre state secondarie. Se il padre non si fosse candidato alla presidenza della Regione, ha ammesso, probabilmente sarebbe stato lui stesso a correre per un seggio in consiglio regionale.
La moglie
Passando alla moglie, però, vediamo che Maria Rosaria Campitiello, ginecologa, negli ultimi mesi, ha avuto una rapida ascesa all’interno del Ministero della Salute, guidato da Orazio Schillaci, fino a diventare capa del Dipartimento Prevenzione. Una promozione che ha suscitato sorpresa e qualche malumore negli ambienti ministeriali.
La stessa dottoressa Campitiello, in un’intervista passata, non ha negato che il legame con il viceministro le abbia aperto le porte a certi contatti, chiedendo però di essere giudicata sui fatti e sul merito del suo lavoro. Oggi, il suo ruolo è uno dei più influenti all’interno del dicastero.
La lista di Cirielli
Nella lista di Cirielli, però, la Muscarà non sa che ci sarà quasi sicuramente spazio per l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa, indagato nell’inchiesta Dolce Vita. Indagine condotta dalla Procura di Avellino su presunti casi di corruzione, peculato, rivelazione di segreto d’ufficio, ricettazione e associazione per delinquere. Nel fascicolo figurano ventotto imputati, tra cui ex dirigenti comunali, funzionari e collaboratori dell’amministrazione guidata da Festa.