Elezioni regionali 2025, lavori in corso nel centrodestra. Mentre nel campo della maggioranza si attende di conoscere il futuro del governatore uscente Vincenzo De Luca, alle prese con terzo mandato e congresso Pd, nel centrodestra cominciano a delinearsi le intese in vista dell’appuntamento elettorale. Il primo blocco è rappresentato dall’asse che si sta creando nelle ultime ore tra l’ex governatore di Fi Stefano Caldoro (e il suo gruppo) e il neo viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.
L’asse Cirielli-Caldoro spingerebbe per la candidatura del senatore di Fratelli Sergio Rastrelli, figlio dell’ex presidente Antonio Rastrelli. L’approdo di Rastrelli jr (un tempo vicino a Fulvio Martusciello di Fi) libererebbe il posto in Senato per Gabriella Peluso, moglie dell’ex assessore regionale Salvatore Ronghi, proprio ai tempi di Rastrelli padre. Il secondo nome, più defilato, sarebbe quello di Antonio D’Amato. La Lega per ora non si sbilancia e attende le mosse.
In Forza Italia lo scontro tra Martusciello (Fulvio) e i caldoriani è apertissimo. Il coordinatore regionale punterebbe a guidare la coalizione di centrodestra alle prossime regionali. I nemici li avrebbe in casa con Caldoro, che dopo la mancata nomina a ministro, si è avvicinato a Fdi. Ma il passaggio non sarebbe nell’ordine delle cose. Ragionano da Fdi: Cosa farebbe a fare Caldoro in Fdi? C’è già la fila”. E dunque la guerra di Caldoro avrebbe un altro obiettivo: garantire i suoi fedelissimi in Regione e puntare a un incarico in un Autority nazionale. Martusciello dal canto non teme la candidatura di Rastrelli jr. Nell’accordo nazionale la Campania spetta a Fi. E Antonio Tajani avrebbe un solo nome: Fulvio Martusciello.